Viva le mamme
| Società
Daniela è gioiosa di aspettare un bambino. Dopo aver dato la notizia al capo, viene rassicurata di non perdere il suo nuovo ruolo di lavoro. Ma mesi dopo scopre che non si sarebbe dovuta fidare.

Viva le mamme
Daniela è gioiosa di aspettare un bambino. Dopo aver dato la notizia al capo, viene rassicurata di non perdere il suo nuovo ruolo di lavoro. Ma mesi dopo scopre che non si sarebbe dovuta fidare.
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Viva le mamme
Daniela è gioiosa di aspettare un bambino. Dopo aver dato la notizia al capo, viene rassicurata di non perdere il suo nuovo ruolo di lavoro. Ma mesi dopo scopre che non si sarebbe dovuta fidare.
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Quelle 2 lineette: non fa che pensare a quell’immagine mentre si avvia come ogni giorno nel suo ufficio al ventesimo piano di uno dei più alti grattacieli milanesi. La gioia per aver scoperto di diventare mamma si mischia all’ansia di doverlo dire in ufficio. Le hanno detto da poco che è stata scelta per un importante ruolo di responsabilità nel team legale e a breve verrà formalizzato il passaggio di ruolo.
Daniela decide senza pensarci troppo di voler essere trasparente sin da subito. Spiegare al suo capo che la gravidanza non la distrarrà da questo importante impegno, che si assenterà solo il dovuto, rimanendo sempre disponibile. Si sente quasi in dovere di parlarne subito, un mix tra senso di colpa per dover abbandonare la nave per qualche mese e riconoscenza per questa promozione.
Come se non fosse la più brava, la più diligente, la più precisa… Il capo la ascolta, le fa mille sorrisi, complimenti, le assicura che questa trasparenza è molto apprezzata e di non preoccuparsi per i mesi di assenza. Daniela è contenta, racconta al marito di quanto sia fiera della sua azienda e inizia a pensare con gioia alla nascita del bambino.
Dopo qualche settimana, viene chiamata dalle risorse umane. Purtroppo c’è un congelamento delle promozioni a livello internazionale. La sua nuova nomina slitterà a data da destinarsi. Daniela, affranta e frastornata, accetta la notizia e riprende a lavorare.
Qualche mese dopo scoprirà che in realtà a essere congelata è stata solo la sua promozione. E l’azienda deciderà di coprire la posizione che le spettava proprio durante il suo periodo di assenza per maternità. Quel posto verrà dato a un altro collega. Meno capace, meno brillante e sicuramente non a ‘rischio’ maternità.
di Lady Jane
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