To Napoli with love
Nasciamo e cresciamo in un luogo invece che un altro per pura casualità. Quanto sarebbe diversa la nostra vita se nascessimo in una città piuttosto che un’altra?
To Napoli with love
Nasciamo e cresciamo in un luogo invece che un altro per pura casualità. Quanto sarebbe diversa la nostra vita se nascessimo in una città piuttosto che un’altra?
To Napoli with love
Nasciamo e cresciamo in un luogo invece che un altro per pura casualità. Quanto sarebbe diversa la nostra vita se nascessimo in una città piuttosto che un’altra?
Nasciamo e cresciamo in un luogo invece che un altro per pura casualità. Quanto sarebbe diversa la nostra vita se nascessimo in una città piuttosto che un’altra?
Quando decidi di visitare la città dove è cresciuta tua madre sai già che non potrai fare a meno di amarla, anche se non dovesse entusiasmarti, anche se è agosto.
Con Napoli non è stato difficile, anzi, ci siamo piaciute subito, con qualche riserva.
Una volta scesa dal treno è stato come ritrovare un vestito perso anni prima, uno dei preferiti, forse un po’ sgualcito e disastrato, ma creduto smarrito e per questo di grande valore.
Napoli è così: ti senti a casa ma vorresti uscire tutte le sere.
Girovagando per via dei Tribunali, andando in cerca della vecchia bottega di famiglia, mi sono domandata come sarebbe stato nascere proprio in questa città invece che a Milano. Avere la possibilità di crescere con una sfogliatella tra le mani invece che con un biglietto ATM.
È un gioco comune quello di pensare a ciò che sarebbe potuto essere, ma avendo sangue partenopeo è stato inevitabile riflettere su ciò che avrebbe comportato vivere in una città passionale invece che funzionale.
Ho sempre pensato che Milano fosse una città piena d’arte e cultura con i suoi numerosi musei, le gallerie d’arte, le nuove accademie. Per non parlare delle chiese, dei monumenti, dei teatri.
Poi ho visto gli altari nei vicoli. I murales, i cantanti di strada, l’interpretazione dei fruttivendoli, i panni stesi per colore,i reclutatori di clienti fuori dai ristoranti. A Napoli l’arte è ovunque, intrinseca nelle persone. Forse è proprio questa abbondanza a non permetterne una reale valorizzazione. Ma questo non lo saprei se non avessi vissuto altrove.
Non capisci quanto sia inutile Google Maps fino a quando non lo utilizzi a Napoli
Essendo una ritardataria patologica, riesco a salire sui mezzi milanesi proprio mentre le porte stanno per chiudersi, esattamente un minuto prima dell’orario di partenza. Questo non accade se decidi di salire sulla circumvesuviana. Gli addetti della biglietteria infatti, sorridendo ti chiederanno di rallentare, sottolineando che l’orario di partenza reale non è mai quello indicato. Ma c’è di più: Google sarà anche tra le aziende più potenti al mondo, ma non sarà in grado di prevedere la durata dei tuoi spostamenti come normalmente accade. Napoli è imprevedibile, le distanze raggirabili, le strade poco tracciabili. Sono sicura che in questa città il mio orologio segnerebbe sempre l’ora giusta.Se mangi una pizza fritta sul marciapiede devi fare attenzione ai topi
Non comprendi quanto sia radical chic mangiare sui marciapiedi di Milano fino a quando non lo fai a Napoli. Mi è capitato di sentirmi un po’ stupida quando un signore mi ha offerto la sua sedia di casa perché: “Attenzione signorì, Lì ci stanno i topi”. Sono abituata a svegliarmi ogni venerdì mattina alle 4 con il camion del vetro. Una fortuna, se ci penso, ma ne farei anche a meno. Retorico parlare di immondizia a Napoli, ma è sorprendente notare con i propri occhi la realtà. Ci fossi cresciuta ci mangerei per terra con i topi?Non ritenerti creativo o credente, se non fai parte di questa comunità
Vedi Napoli e poi muori
Una città piena di contraddizioni che soddisfa la vista e il palato ma troppo spesso fa arrabbiare. Fa arrabbiare i napoletani stessi, che si lamentano dell’immondizia senza fare l’indifferenziata. Fa arrabbiare i turisti perché vedono tutto quello che potrebbe essere e comprendono quanto sia inevitabile e affascinante in ogni caso. Fa arrabbiare me, perché un po’ la voglia di viverci mi è venuta dopo questo viaggio, ma diciamocelo: sono milanese. Torno a casa arricchita e consapevole: oggi, nel bene e nel male, sarei certamente una persona diversa se quel giorno mia madre non si fosse trasferita al nord. Nasciamo e cresciamo in un luogo invece che un altro per pura casualità. E questo, in un momento storico come quello attuale, fa riflettere: oggi qualcuno nel mondo sarebbe una persona diversa se solo avesse avuto un pizzico di fortuna in più. di Elena BellanovaLa Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
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