
Turismo: la Puglia e i giovani, oltre la movida
Turismo: la Puglia e i giovani, oltre la movida
Turismo: la Puglia e i giovani, oltre la movida
La regione Puglia è impegnata da tempo in una profonda riprogrammazione territoriale attraverso il progetto Piil: puntare tutto sull’economia della cultura per attivare un turismo di qualità per i più giovani.
Non solo party in spiaggia nella celebre Gallipoli, quindi, ma festival musicali di spessore, mostre, concorsi dedicati ad artisti emergenti del panorama artistico italiano.
Nel documento strategico 2017-2026 si dichiara fermamente l’obiettivo di “traghettare la Regione verso la strategia del “dopo Europa 2020”, in modo da consentire la trasformazione del settore della creatività e della cultura in un’economia intelligente, sostenibile e inclusiva”.
Un turismo culturale per i giovani fatto dai giovani
Sì, pare essere proprio questa la chiave del successo: grande autonomia è stata infatti concessa ad imprenditori under 35 del territorio che hanno saputo ideare un programma di eventi variegato ed attraente, format dedicati ad ogni campo del sapere artistico-culturale sulla scia della contemporaneità.
La Puglia è così diventata, a stretto giro, una delle regioni turistiche più ambite con una previsione del +15% rispetto al 2020 secondo i dati Istat.
Arte, musica, tradizioni popolari
Tra i vari progetti ricordiamo il Locus Festival ed il Luce Music Festival, eventi itineranti dedicati alla musica in ogni sua sfaccettatura; il Radar Photo Festival a Trani (BA), festival della fotografia contemporanea; Linea Festival promossa dall’Apulia Center of Art and Technology; Futuro Arcaico Fest (BA) dedicato interamente alle tradizioni popolari ed ai rituali riletti in chiave contemporanea.
Come se non bastasse, per orientarsi nell’immensità di eventi in circolazione, è possibile consultare una mappa aggiornata di spazi, mostre e progetti curata da Salgemma e condivisa da Apuliart Contemporary e Takecare.
Un programma così articolato mira a far superare il cliché che associa i giovani esclusivamente alla movida.
Una buona fetta di giovani non si sente rappresentato da essa neanche in termini etimologici, né dagli happy hour in spiaggia causa di assembramenti -e conseguenze del caso- né tantomeno da un turismo facilone che non fa onore ad una terra così ricca.
C’è una Puglia nascosta fatta di partecipazione e coesione sociale e non di folle e resse.
C’è un turismo garbato che fa ancora capolino.


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