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Vip e influencer, professione fraintesi

Non si è più capaci di chiedere scusa e quando non si sa bene che dire la cosa più facile è trincerarsi dietro a un “Sono stato frainteso!” Un classico che vince ma non convince

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Vip e influencer, professione fraintesi

Non si è più capaci di chiedere scusa e quando non si sa bene che dire la cosa più facile è trincerarsi dietro a un “Sono stato frainteso!” Un classico che vince ma non convince

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Vip e influencer, professione fraintesi

Non si è più capaci di chiedere scusa e quando non si sa bene che dire la cosa più facile è trincerarsi dietro a un “Sono stato frainteso!” Un classico che vince ma non convince

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Non si è più capaci di chiedere scusa e quando non si sa bene che dire la cosa più facile è trincerarsi dietro a un “Sono stato frainteso!” Un classico che vince ma non convince

Di recente l’influencer Imen Jane è finita nell’occhio del ciclone per un siparietto di dubbio gusto in compagnia dell’amica Francesca Mapelli. In pratica, le due prendevano di mira una commessa “colpevole” di non conoscere la storia del negozio in cui lavorava, servizio non incluso, a causa del basso stipendio. La reazione dei social non si è fatta attendere e sulla Jane è caduta una pioggia di critiche fino a quando è stata costretta a prendere una posizione (anche perché questo scherzetto le è costato migliaia di followers in poche ore): “Sono stata fraintesa” è stata la sua giustificazione. Subito dopo si è trincerata dietro a un ritornello ormai inflazionato: “Sono venuta meno alla mia stessa storia – ha detto – I miei genitori sono immigrati, sono giovani marocchini che sono andati via dal loro paese per cercare altre opportunità”. Scuse piuttosto sconclusionate e retoriche, fornite solo dopo l’attacco degli utenti. Ma quello di Imen Jane non è un caso isolato. Le figure pubbliche non sanno più chiedere scusa, dettaglio che certo non annienterebbe la brutta figura ma di sicuro la smorzerebbe. Pur di non ammettere l’errore insomma, ci si appella all’equivoco. Altro caso recente è quello della cantante Madame. La diciannovenne ha detto di non voler essere disturbata per una foto mentre mangia, tanto più se a farlo non è un suo vero fan. Insomma, se non si conoscono le sue canzoni a memoria, meglio starle lontani! Le critiche, com’era prevedibile, non si sono fatte attendere. Anche qui la solita litania: “Non sono riuscita a spiegarmi come avrei voluto a causa dei caratteri limitati su Twitter”. Un’uscita infelice, che dimostra anche un filo di immaturità (giustificata) della giovane cantante. Per non parlare poi di Malika, la ragazza cacciata di casa dai genitori per il suo orientamento sessuale, accusata di aver acquistato una Mercedes con i soldi della sua raccolta fondi. La diretta interessata ha giustificato la spesa spiegando che voleva “togliersi uno sfizio”, salvo poi acquistare anche un cane di razza, definito dalla ragazza “un bene di prima necessità”. Nessuno è immune dagli errori ma è chiaro che i personaggi pubblici, proprio perché conosciuti e seguiti, hanno il dovere di essere quanto più trasparenti possibili con il proprio pubblico. È il prezzo minimo da pagare se si desidera restare sulla cresta dell’onda.   Di Alessia Luceri

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