Il prossimo 18 maggio, in Romania, si sfideranno due candidati agli antipodi. George Simion, leader dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni (AUR), è una figura nota della politica romena: novax convinto ai tempi della pandemia, considerato oggi il “Trump romeno”, nel corso di queste elezioni ha sfruttato l’esclusione di Calin Georgescu per radunare sotto il suo nome l’ala filorussa e sovranista, raddoppiato i voti rispetto allo scorso novembre. A sfidarlo c’è Nicusor Dan, sindaco di Bucarest e candidato indipendente, che adesso si ritrova a rappresentare l’area liberale ed europeista del Paese. Lo scontro è già sfruttato dalle frange online filo-Putin intenzionate a destabilizzare, nuovamente, la Romania.
Di Antonio Pellegrino