“Cosa vi interessa di più? L’arte o la vita? Siete più interessati a proteggere un dipinto o il pianeta?”, hanno detto le attiviste dopo aver imbrattato il quadro che ha un valore stimato di 86,2 milioni di euro. Si tratta di una delle cinque versioni dello stesso tema dipinte dall’artista olandese. Le ragazze hanno poi messo della colla sulla mano sinistra che hanno quindi appiccicato al muro per farsi riprendere sotto l’opera appena imbrattata. Una delle due attiviste ha motivato la protesta parlando anche del costo della vita che sta mettendo in crisi “milioni di famiglie fredde e affamate” le quali “non possono permettersi nemmeno di scaldare una lattina di zuppa”. Con un comunicato il museo britannico ha rassicurato sul fatto che l’opera è intatta mentre la cornice ha subito danni minori. L’impressione è che offendere un’opera d’arte e la cultura che essa racchiude difficilmente farà diminuire l’uso di petrolio o migliorare le condizioni economiche delle famiglie.