“Questo è un percorso pilota, siamo l’unico Paese che organizza percorsi di questo tipo: no ai trafficanti di esseri umani e sì a un percorso che porta integrazione. Questa è l’azione che vogliamo fare nel continente africano e in Medio Oriente per battere guerre, carestie e terrorismo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani presente all’aeroporto di Fiumicino per l’arrivo di 114 rifugiati provenienti dalla Libia e originari della Siria e di alcuni paesi africani, tra cui Eritrea, Sudan, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo. .
Presente a Fiumicino anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che aggiunge: “Noi siamo qui per testimoniare il nostro orgoglio come Italia, perché dei corridoi umanitari siamo fieri e lo diciamo anche quando parliamo con i nostri partner europei. Accoglienza e integrazione sono l’unica soluzione. Il governo italiano conferma e rinnova questa esperienza perché vogliamo contribuire ai progetti di fuga dall’orrore”.
Con questo arrivo si completa il primo protocollo per rifugiati e richiedenti asilo provenienti dalla Libia, firmato dai ministeri dell’Interno e degli Esteri, UNHCR, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche e Tavola Valdese, per un totale di 500 persone accolte nel nostro paese, 300 dallo Stato e 200 dalle associazioni.