Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Due uomini in basilica. Trump e Zelensky provano a capirsi

| ,

Storditi. Siamo ancora storditi dalla potenza della fotografia di sabato pomeriggio, da quel faccia a faccia tra Trump e Zelensky

Due uomini in basilica. Trump e Zelensky provano a capirsi

Storditi. Siamo ancora storditi dalla potenza della fotografia di sabato pomeriggio, da quel faccia a faccia tra Trump e Zelensky

| ,

Due uomini in basilica. Trump e Zelensky provano a capirsi

Storditi. Siamo ancora storditi dalla potenza della fotografia di sabato pomeriggio, da quel faccia a faccia tra Trump e Zelensky

| ,

Storditi. Siamo ancora storditi dalla potenza della fotografia di ieri pomeriggio. Da quel faccia a faccia a pochi centimetri uno dall’altro sotto le volte dalla basilica di San Pietro.  Come 24 ore fa, facciamo ancora fatica a nascondere l’incredulità per la possibile svolta. Un’incredulità luminosa, si intende. 

Vedere il linguaggio del corpo del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky cambiare in modo così radicale rispetto al disastroso, inquietante e drammatico confronto-agguato nello Studio Ovale della Casa Bianca è un fatto che lascia esterefatti.  Due uomini che si sono attaccati, vilipesi, che hanno usato violenza verbale, rabbia, incredulità e aggressività fisica uno nei confronti dell’altro sembravano doversi confessare l’indicibile.

Un lampo di speranza (nulla più di questo per ora, si intende) nell’infinito buio di questi tre anni e oltre di guerra, morte e distruzione. Qui non si tratta di invocare o riconoscere miracoli, ma di leggere un enorme dato di fatto come la personalità e il carisma dell’uomo per cui tutti i potenti della terra sono convenuti a Roma. Papa Francesco era lì ieri.

In quel luogo e in quelle circostanze la postura e forse le parole (non le abbiamo potute sentire e dobbiamo affidarci ai giudizi riportati dagli altri leader, a cominciare dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni) sono cambiate come sembrava impossibile sperare anche per i più inguaribili ottimisti. 

Il luogo – la basilica di San Pietro – è pesato tantissimo, altra verità indiscutibile. Ora è la forza stessa, la potenza evocativa di quella fotografia a inchiodare in qualche misura tutti i protagonisti, nessuno escluso, alle proprie responsabilità. Anche solo (si fa per dire) per il sempre imprevedibile e volubile Donald Trump sarebbe ingenuo passare dal pessimismo di ieri a un futuro a tinte rose. 

Si tratta di continuare a cogliere l’attimo, quello che il funerale di Papa Francesco ha offerto come una gigantesca opportunità. Ora più che mai toccherà agli uomini di buona volontà

di Fulvio Giuliani

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

16 Giugno 2025
Stop ai cellulari in classe anche alle superiori. Il ministero dell’Istruzione diffonde circolare…
16 Giugno 2025
Rexal Ford, ammesso che si chiami veramente così l’uomo arrestato per la morte di una donna (forse…
15 Giugno 2025
Frana di Cima Marcora, sulle Dolomiti: secondo la ricostruzione, sono due i distacchi, avvenuti su…
15 Giugno 2025
Arriva Bezos e Venezia si lamenta. Il patron di Amazon sceglie la laguna veneta per convolare a no…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI

    Exit mobile version