Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Un italiano di Asmara terzo a New York

|
Eyob Ghebrehiwet Faniel, ragazzo eritreo, italiano per amore dal 2015, è un maratoneta di vaglia mondiale che ha raggiunto il terzo posto nella celebre maratona di New York. È giusto definirlo un grande italiano anziché rinfocolare l’eterna polemica sui “nuovi italiani”.

Un italiano di Asmara terzo a New York

Eyob Ghebrehiwet Faniel, ragazzo eritreo, italiano per amore dal 2015, è un maratoneta di vaglia mondiale che ha raggiunto il terzo posto nella celebre maratona di New York. È giusto definirlo un grande italiano anziché rinfocolare l’eterna polemica sui “nuovi italiani”.
|

Un italiano di Asmara terzo a New York

Eyob Ghebrehiwet Faniel, ragazzo eritreo, italiano per amore dal 2015, è un maratoneta di vaglia mondiale che ha raggiunto il terzo posto nella celebre maratona di New York. È giusto definirlo un grande italiano anziché rinfocolare l’eterna polemica sui “nuovi italiani”.
|
Eyob Ghebrehiwet Faniel é un ragazzo eritreo, italiano per amore dal 2015. È un maratoneta di vaglia mondiale, anche se solo a New York ha fatto capire fino in fondo le sue potenzialità. Quel terzo posto, nella maratona più famosa al mondo e nell’anno della ripresa post Covid vale oro. New York garantisce una visibilità raggiungibile solo alle Olimpiadi, prossimo obiettivo di questo ragazzo arrivato da una terra legata a doppio filo all’Italia, oltre al suo amore per Ilaria Bianchin che gli ha dato due bimbe. L’Eritrea fu la nostra prima colonia africana, all’alba della versione italica di quell’avventurismo su cui si misurava la potenza degli Stati europei. Allora, saldamente al centro del mondo. Proprio da quel lembo del corno d’Africa l’Italia cominciò a cercare un posto fra le grandi potenze che non le sarebbe stato mai riconosciuto, ma questa è un’altra storia. Molti, oggi, nulla sanno dell’Eritrea e del suo passato coloniale italiano, eppure non manca chi vorrebbe sfruttare il podio di New York per rinfocolare l’eterna polemica sui ‘nuovi italiani’. E se parlassimo, una buona volta, solo di un ‘grande italiano’? Ancor di più perché quella di Eyob Ghebrehiwet Faniel è stata una scelta, razionale e di cuore. La più bella che possa esserci. Italiano, come chi scrive, chi legge, come i ragazzi che sono cresciuti da noi e aspettano il passaporto per sentirsi compiutamente tali. Che gareggiano e vincono per l’Italia e per sé stessi. Come fanno le donne e gli uomini di sport.   di Diego de la Vega

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

05 Giugno 2025
La coppia azzurra formata da Sara Errani e Andrea Vavassori trionfa nella finale del doppio misto…
04 Giugno 2025
Jannik Sinner ha rispettato il pronostico, battendo in tre set Aleksandr Bublik sul centrale del t…
04 Giugno 2025
Simone Moro è un uomo della storia eccezionale. Lo abbiamo incontrato ieri al Teatro Dal Verme di…
03 Giugno 2025
La passione tra Lorenzo Musetti e il Roland Garros si rafforza sempre più. Il numero sette della c…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI