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Non ne possiamo più

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La battaglia sul Pos è stata seppellita in un’ora. Resta, però, il fantasma di chi si sente costantemente raggirato dai “poteri forti”
pos 60 euro

Non ne possiamo più

La battaglia sul Pos è stata seppellita in un’ora. Resta, però, il fantasma di chi si sente costantemente raggirato dai “poteri forti”
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Non ne possiamo più

La battaglia sul Pos è stata seppellita in un’ora. Resta, però, il fantasma di chi si sente costantemente raggirato dai “poteri forti”
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No, non ne valeva assolutamente la pena e infatti la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rinunciato in un’ora di aereo (si narra) alla roboante battaglia sul Pos. Seppellita, dimenticata, cancellata, con buona pace delle legioni di tronfi sovranisti e populisti pronte a saltare alla giugulare – era già cominciato ad accadere, non dimentichiamolo – del povero “rompiscatole“ di turno. Chi avesse avuto ancora l’ardire di voler pagare una corsa in taxi o una colazione con bancomat o carta di credito. Roba rivoluzionaria, nel 2022, lo ammetterete. Dopo una tutto sommato scontata e frettolosa retromarcia (chi avrebbe mai scelto di andare allo scontro con la Commissione europea su un tema simile mettendo a rischio il Pnrr?), del Pos e di quella incomprensibile soglia di 60 € – entro la quale ci si sarebbe potuto rifiutare di utilizzarlo senza incorrere in sanzioni – non parleremo più. Resta il fantasma, però, che continuerà ad aggirarsi nella testa di chi passa la vita convinto di essere turlupinato e sfruttato dai mitologici “poteri forti”. Di chi detesta chi ha di più, convinto non sia mai per merito, ma perché rubato al “popolo”. Costretto a subire soprusi di ogni tipo, comprese le mitologiche commissioni del denaro elettronico. Che spesso non esistano o siano assolutamente trascurabili, rispetto ai vantaggi che portano allo sviluppo di una determinata attività commerciale, è un dettaglio per gente noiosa. Gente che non odia, non insulta, non passa il tempo a cercare rivincite e ha la pretesa di ragionare. Pregando, proprio per questo, che si scelga con un po’ più di attenzione la qualità delle battaglie da combattere.   Di Fulvio Giuliani

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