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Salute: vacanze in montagna per 100mila anziani, 1 su 10 rischia di farsi male

17 Gennaio 2023

Roma, 17 gen. (Adnkronos Salute) – Aria buona, freddo secco, panorami mozzafiato, pace e silenzio. Con queste motivazioni oltre 100mila anziani in Italia, ogni anno, scelgono di fare gite ed escursioni in montagna. Una scelta promossa dai geriatri. Attenzione, però: “Tra gli anziani che vanno regolarmente in montagna ben 1 su 10 ha un evento avverso, che può essere una caduta, un malore o un incidente”, avverte Franco Finelli, past president della Commissione centrale medica del Cai, il Club alpino italiano. 

Per scongiurare il rischio di farsi male, arriva “il decalogo per escursionisti seniores, frutto della collaborazione tra Cai e la Società italiana di gerontologia e geriatria, che sostiene con entusiasmo questa iniziativa – spiega Andrea Ungar, presidente Sigg – Una delle maggiori sfide moderne è quello dell’invecchiamento ‘attivo e in salute’. Il mantenimento della forma fisica è una priorità per tutti gli anziani e sono già moltissimi gli over 65 che frequentano la montagna, un modo di socializzare e un’attività buona e salutare per tutti coloro che hanno la possibilità di realizzarla”.

Uno su 10, però, si fa male. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di eventi prevenibili. “Basta semplicemente seguire qualche utile accorgimento nella scelta della meta, dell’attrezzatura, dell’abbigliamento e dell’alimentazione – sottolinea Alessandra Marengoni, coordinatrice Sigg del decalogo e direttore dell’Unità di Geriatria dell’Asst Spedali Civili di Montichiari, Brescia – E’ bene inoltre prepararsi adeguatamente dal punto di vista dello stato di salute, consultare il proprio medico prima di partire, mantenere una elevata aderenza alle terapie croniche e alle vaccinazioni consigliate, facendo infine attenzione a cosa mettere in valigia e ai numeri di telefono da contattare in caso di bisogno”, conclude l’esperta.

Raccomandazioni e consigli utili sono stati tutti condensati dalla Sigg e dal Cai nel sintetico decalogo.

1. Soft and slow. Caratteristica dei seniores sono le escursioni con limitato sforzo fisico e con andatura lenta, così da poter apprezzare il paesaggio e la compagnia. L’importante non è la meta, ma il percorso per raggiungerla. 

2. Itinerario. E’ necessaria un’attenta valutazione dell’itinerario (dislivello, lunghezza, tipo di terreno, tempi, quota), delle previsioni meteo e del bollettino valanghe. E’ opportuno informare il gestore del rifugio sulla meta dell’escursione e il numero dei partecipanti. L’itinerario dovrebbe essere comunicato anche ad un familiare prima della partenza. 

3. Attrezzatura. Dovrà essere idonea alla tipologia di itinerario, alla stagione ed alla quota: mappa del percorso, bastoncini telescopici, occhiali da sole e crema protettiva, copri-zaino, cellulare con ‘powerbank’ esterna e app ‘GeoResQ’, kit di primo soccorso, fischietto, telo termico. Da considerare la possibilità di repentini cambiamenti climatici. 

4. Abbigliamento. Commisurato alla tipologia dell’itinerario, alla stagione e alla quota. Sarà necessario un intimo di ricambio, calze, pile e giacca a vento, mantellina da pioggia, guanti, cappello/berretto/cuffia di lana, calzature robuste e con suola anti-scivolo. 

5. Alimentazione. Prevedere un’adeguata scorta idrica e alimentare. Necessaria un’attenta valutazione dell’introito di liquidi durante la giornata (nell’anziano la sensazione della sete può essere ridotta). Serve cibo altamente calorico, ma facilmente digeribile e di rapida assimilazione, come barrette energetiche e frutta secca. Evitare le bevande alcoliche. Utili gli integratori salini, salvo diversa prescrizione medica. 

6. Patologie croniche (cardiopatie, ipertensione, diabete mellito, problemi respiratori). Serve una precisa aderenza alla terapia domiciliare, ma adeguata alle mutate condizioni ambientali e di quota. Altresì opportuna la presenza nello zaino dei farmaci usualmente assunti e necessari per la giornata o giornate di escursione. Raccomandabile una visita medica dal proprio medico di fiducia almeno una volta all’anno, o più volte in caso di patologie progressive e/o con una o più riacutizzazioni all’anno. 

7. Stato di salute. Si raccomanda di portare con sé un tesserino sanitario, che riporti eventuali allergie a farmaci, punture di insetti o altro e la terapia domiciliare assunta quotidianamente. Da indicare eventuali recapiti telefonici da contattare in caso di incidente/malore; risulta utile al Soccorso organizzato in caso di manifesta patologia insorta durante l’escursione. Prestare attenzione alle vaccinazioni raccomandate dal ministero della Salute. 

8. Preparazione fisica. Le prestazioni di un anziano sono decisamente inferiori a quelle di un adulto di mezza età o ancor di più di un giovane. Bisognerà tenerne conto nella scelta del percorso. Anche le condizioni di allenamento andranno attentamente valutate.

9. Incidente. In caso di incidente che impedisca la prosecuzione dell’escursione (malore, trauma o altro evento avverso) è imperativo contattare il Numero unico di emergenza 112 (o il 118 ove non attivo il 112) e attenersi scrupolosamente alle loro istruzioni. In caso di piccoli incidenti (es. lievi ferite) utilizzare il kit di primo soccorso, che deve contenere tra l’altro la coperta termica di soccorso ed i farmaci specifici per le proprie patologie croniche. 

10. Compagnia. Il beneficio di una escursione è reso ottimale se effettuata in buona compagnia e in buono stato di salute, in un ambiente naturale e con un clima favorevole, avendo sempre presente che l’escursione termina una volta rientrati a casa. Si parte e si arriva tutti assieme. Si raccomanda di riportare a casa i propri rifiuti.

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