Elezioni Usa: il primo che cambia, vince
Una provocazione: il primo che cambierà il candidato fra Joe Biden e Donald Trump vincerà le elezioni presidenziali americane 2024
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Elezioni Usa: il primo che cambia, vince
Una provocazione: il primo che cambierà il candidato fra Joe Biden e Donald Trump vincerà le elezioni presidenziali americane 2024
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Elezioni Usa: il primo che cambia, vince
Una provocazione: il primo che cambierà il candidato fra Joe Biden e Donald Trump vincerà le elezioni presidenziali americane 2024
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Una provocazione: il primo che cambierà il candidato fra Joe Biden e Donald Trump vincerà le elezioni presidenziali americane 2024
Il primo che cambierà il candidato vincerà le presidenziali del 2024 negli Stati Uniti d’America. La provocazione, per nulla futurista ma ragionata (che deve ovviamente tener conto delle primarie repubblicane e di quelle democratiche e di come funziona la corsa presidenziale negli Usa) parte da un dato di fatto.
Versante democratico: Joe Biden. In questi giorni persino un quotidiano autorevole come “The Washington Post” ha scritto in un editoriale che l’attuale presidente degli Stati Uniti non dovrebbe ricandidarsi. Fra gli argomenti portati nell’editoriale a sostegno di questo punto di vista anche il fatto che sia troppo vecchio e che rischi, in questo modo, di favorire Donald Trump nella corsa per la Casa Bianca. A questo argomento, per stare alla necessità di un passo indietro della coppia Joe-Donald, va aggiunto che mai come in quest’anno il peso della giustizia potrà avere un ruolo nel destino politico americano e nella lunga campagna elettorale.
Sul versante repubblicano, Donald Trump si trova accerchiato da una raffica di incriminazioni che cercherà di sfruttare a proprio vantaggio ma che rischiano di rappresentare un vero boomerang per la più grande democrazia del mondo, alzando la tensione, comunque vadano a finire. Non a caso è di questi giorni la notizia dell’avvio di un’inchiesta di impeachment, cavalcata dai repubblicani, contro Joe Biden sulla presunta complicità negli affari esteri del figlio Hunter al tempo in cui lui era vicepresidente.
Domanda facile: senza Donald Trump assediato dai processi ci sarebbe stato questo avvio di impeachment? Molto probabilmente no, il che evidenzia come negli Stati Uniti la lotta politica sia ormai scivolata sul terreno giudiziario. Trattasi di una deriva – in Italia ne sappiamo qualcosa – che non porta mai nulla di buono ai Paesi dove questa si consuma.
Alle considerazioni elencate sin qui si possono poi aggiungere anche due diapositive. La prima è del presidente Biden in visita in Vietnam che durante la conferenza stampa se ne esce con un «Non so voi, ma io vado a letto», frase che lo ha fatto precipitare nei sondaggi. La seconda è di Trump, che ormai passa gran parte del tempo della sua campagna elettorale (persino nella prima manifestazione contro la sua incriminazione) a difendersi dalle accuse e ad attaccare i giudici.
Considerando che sia fra i democratici, su Biden, che fra i repubblicani, su Trump, (oltreché in molti americani e americane, stando almeno ai sondaggi) ci sono forti perplessità in merito alla riproposizione di un duello fra i due già visto nel 2020 e vecchio di quattro anni, la politica americana, democratica e repubblicana, si faccia coraggio e dica chiaro a Joe e a Donald che in questo caso ripetere non aiuta. Anzi, peggiora.
di Jean Valjean
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