Cdm approva riorganizzazione ministero Salute, nasce direzione su crisi sanitarie
Roma, 30 ott. (Adnkronos Salute) – Via libera definitivo alla riorganizzazione del ministero della Salute. Il Cdm, nella riunione di oggi, ha approvato il Regolamento di organizzazione del dicastero, che sì articolerà in 4 Dipartimenti e 12 Direzioni generali, tra alcune nuove come la direzione generale delle Emergenze sanitarie, quella dei Corretti stili di vita e dei rapporti con l’ecosistema, e quella per la Programmazione e l’edilizia sanitaria.
Ogni Dipartimento coordinerà, sovraintenderà e controllerà l’operato di tre Direzioni generali. Nel dettaglio, il Dipartimento dell’amministrazione generale, delle risorse umane e del bilancio comprende le Direzioni generali delle Risorse umane e del bilancio; della Comunicazione; della Vigilanza sugli enti e degli organi collegiali. Il Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie è articolato nelle Direzioni generali della Prevenzione; della Ricerca e dell’innovazione in sanità e delle Emergenze sanitarie. Il Dipartimento della Programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del Ssn è articolato nelle Direzioni generali della Programmazione e dell’edilizia sanitaria; delle Professioni sanitarie e delle politiche in favore del Ssn, e dei Dispositivi medici e del farmaco. Infine, il Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema (One Health) e dei rapporti internazionali raggruppa le Direzioni generali dei Corretti stili di vita e dei rapporti con l’ecosistema; dell’Igiene e della sicurezza alimentare e della Salute animale.
Nasce la Conferenza permanente dei Capi Dipartimento che è presieduta dal ministro e, come recita l’articolo 1 del decreto, “svolge funzioni di coordinamento generale sulle questioni comuni alle attività di più Dipartimenti e può formulare proposte al ministro per l’emanazione di indirizzi e direttive al fine di assicurare il raccordo operativo tra i Dipartimenti medesimi”. Confermata, fino al 31 dicembre 2026, l’Unità di missione per l’attuazione degli interventi del Pnrr.
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