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Nassiriya

Nassiriya, 20 anni fa la strage dei militari italiani. “Le medaglie?”

20 anni fa la strage di Nassiriya: un camion cisterna blu carico di 400 chili di tritolo e liquido infiammabile entra nella base “Maestrale” della città irachena
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Nassiriya, 20 anni fa la strage dei militari italiani. “Le medaglie?”

20 anni fa la strage di Nassiriya: un camion cisterna blu carico di 400 chili di tritolo e liquido infiammabile entra nella base “Maestrale” della città irachena
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Nassiriya, 20 anni fa la strage dei militari italiani. “Le medaglie?”

20 anni fa la strage di Nassiriya: un camion cisterna blu carico di 400 chili di tritolo e liquido infiammabile entra nella base “Maestrale” della città irachena
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20 anni fa la strage di Nassiriya: un camion cisterna blu carico di 400 chili di tritolo e liquido infiammabile entra nella base “Maestrale” della città irachena
Sono passati 20 anni da quel 12 novembre 2003 quando un camion cisterna blu carico di 400 chili di tritolo e liquido infiammabile entra nella base “Maestrale” della città irachena Nassiriya, presidiata dai carabinieri e dall’esercito italiano che lì avevano stabilito il proprio quartier generale. I due uomini a bordo innescano l’esplosione. Avviene in questo modo la peggiore strage del dopoguerra per le forze armate italiane. Muoiono 28 persone: 17 militari italiani, 2 civili italiani e 9 lavoratori iracheni. Un anniversario questo dove dolore, rabbia e polemiche si intrecciano tra loro. I familiari delle vittime, infatti, lanciano un appello alle istituzioni affinché venga concessa – alla memoria dei caduti di Nassiriya – la medaglia d’oro al valor militare. “È stata la più grande strage di militari italiani dal dopoguerra e in questa occasione ci saremmo aspettati una sensibilità diversa per quello che mio padre e gli altri hanno fatto per lo Stato, decidendo di rimanere in Iraq nonostante l’alto rischio a cui erano esposti, scelta che hanno pagato con la vita”, le parole di Marco Intravaia, figlio del vicebrigadiere Domenico, una delle vittime. Intravaia lanciaa nome di tutti i familiari dei caduti – un appello al presidente della repubblica Sergio Mattarella, alla presidente del consiglio Giorgia Meloni e al ministro della difesa Guido Crosetto affinché venga assegnata loro l’onorificenza. “Nessun simbolo o lapide in Iraq ricorda quel drammatico evento. C’è soltanto una targa nell’ambasciata italiana”, aggiunge Marco Intravaia.

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