Welfare: coop e parti sociali, adeguare contratti Pa e tutelare qualità servizi
Roma, 12 mar. (Labitalia) – “Nei Bandi pubblici, spesso anche quando si sceglie la strada delle offerte economicamente più vantaggiose, spesso non si adeguano tariffe e capitolati di gara al rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro. Ciò, a cascata, impatta sulla qualità dei servizi e sulle motivazioni delle lavoratrici e dei lavoratori. Il welfare non è un costo, è un investimento, perché sostiene le persone, le include e libera energie positive dei familiari, oltre ad inserire al lavoro persone finora ai margini. È tempo di ridare dignità al lavoro sociale, anche adeguando i contratti e le tariffe nei settori socio-sanitario-assistenziale, educativo e di inserimento lavorativo da parte della Pubblica amministrazione”. A chiederlo sono Agci imprese sociali, Confcooperative Federsolidarietà, Legacoopsociali, Fp Cgil, Fp Cisl, Fisascat Cisl, Uil Fpl, Uiltucs che oggi a Roma hanno organizzato un incontro pubblico sul tema ‘Welfare: appalti pubblici e legalità’.
E per monitorare il rispetto di quanto previsto dal rinnovo contrattuale, siglato il 26 gennaio scorso e diventato operativo il 5 marzo dopo la consultazione dei lavoratori, la cooperazione e le parti sociali presentano l’Osservatorio Paritetico nazionale e danno il via ad una rete di Osservatori sugli appalti pubblici e accreditamenti legati al welfare per difendere legalità e diritti attraverso un confronto costante con la Pubblica amministrazione. L’obiettivo è valorizzare la qualità del servizio offerto e il pieno rispetto della disciplina in materia di lavoro, della regolarità contributiva, assicurativa e di sicurezza nei luoghi di lavoro oltre che valorizzare il contributo fornito dalla cooperazione di inserimento lavorativo quale strumento di sostegno delle fragilità e di superamento delle disuguaglianze.
“Sappiamo di essere un interlocutore fondamentale per la Pa sui temi del welfare. Con il nostro ccnl, il decimo contratto italiano per importanza, tuteliamo oltre 370.000 lavoratrici e lavoratori, oltre 9mila cooperative sociali ed imprese sociali, che ogni giorno erogano servizi di welfare a 7 milioni di persone e che sono fondamentali per la tenuta del Paese. Per questo riteniamo strategico dare vita ad un tavolo permanente con le Istituzioni per monitorare i servizi”, concludono cooperazioni e parti sociali.
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