Maternità surrogata, se il conto sale e i genitori sono al verde
Una coppia di italiani sta facendo di tutto per riportare a casa i due figli nati tramite maternità surrogata bloccati in Georgia
Maternità surrogata, se il conto sale e i genitori sono al verde
Una coppia di italiani sta facendo di tutto per riportare a casa i due figli nati tramite maternità surrogata bloccati in Georgia
Maternità surrogata, se il conto sale e i genitori sono al verde
Una coppia di italiani sta facendo di tutto per riportare a casa i due figli nati tramite maternità surrogata bloccati in Georgia
Una coppia di italiani sta facendo di tutto per riportare a casa i due figli nati tramite maternità surrogata bloccati in Georgia
La notizia della coppia di italiani che sta facendo di tutto per riportare a casa i due figli (gemelli, guarda caso) nati in Georgia tramite maternità surrogata suscita una serie di emozioni disturbanti. Prima su tutte, una pena infinita per queste due creature che in tre mesi di vita non hanno conosciuto l’abbraccio continuativo di una madre o un padre, se non per qualche breve incontro. I piccoli sono infatti nati prematuri e per questo trasferiti in un nosocomio più attrezzato ma anche più caro. Dai 40mila euro pattuiti (20mila a bambino, che fa solo orrore scriverlo) il conto finale è lievitato così tanto da non permettere più alla coppia di saldare. Il direttore sanitario chiede 24mila euro in più e finché non vedrà i contanti «le gemelle resteranno lì».
La coppia ha chiesto assistenza alla Farnesina, anche perché pare non siano gli unici ad aver avuto problemi con questa agenzia intermediaria che ora si è data alla macchia. Il governo farà sicuramente la propria parte, ritenendo più importante la tutela dei minori, ma al tempo stesso si prepara a rendere un reato la maternità surrogata anche quando praticata all’estero.
Storie come queste dovrebbero mettere in guardia chi parla di diritti a ogni costo senza porsi dubbio alcuno. Gli incidenti di percorso esistono. Clamoroso fu il caso di quei gemellini, uno dei due nato down e lasciato alla madre naturale (filippina) perché ‘imperfetto’. La coppia australiana si portò a casa soltanto quello privo di ‘difetti’.
Di Ilaria Cuzzolin
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