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La conferenza stampa del sindaco di Napoli Manfredi sulla tragedia della Vela Azzurra a Scampia

Il sindaco di Napoli sulla tragedia delle Vele a Scampia: “Deve rappresentare la spinta verso la riqualificazione delle Vele e di Scampia, da troppi anni in condizioni di precarietà”

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La conferenza stampa del sindaco di Napoli Manfredi sulla tragedia della Vela Azzurra a Scampia

Il sindaco di Napoli sulla tragedia delle Vele a Scampia: “Deve rappresentare la spinta verso la riqualificazione delle Vele e di Scampia, da troppi anni in condizioni di precarietà”

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La conferenza stampa del sindaco di Napoli Manfredi sulla tragedia della Vela Azzurra a Scampia

Il sindaco di Napoli sulla tragedia delle Vele a Scampia: “Deve rappresentare la spinta verso la riqualificazione delle Vele e di Scampia, da troppi anni in condizioni di precarietà”

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Il sindaco di Napoli sulla tragedia delle Vele a Scampia: “Deve rappresentare la spinta verso la riqualificazione delle Vele e di Scampia, da troppi anni in condizioni di precarietà”

Poco meno di 800 sfollati – ma il numero è orientativo perché nel conteggio c’è anche chi occupa abusivamente l’alloggio – di cui 300 minori, 73 disabili. Oltre ai due decessi accertati e alle due bambine in prognosi riservata all’Ospedale Santobono di Napoli, si pone in queste ore il grande tema dell’alloggio provvisorio – in attesa di una sistemazione definitiva – per gli sfollati alla Vela Celeste, a Scampia, Napoli, sede della facoltà di Medicina dell’Università Federico II di Napoli. E’ l’ultimo dei sette edifici ideati negli anni’70 per il rilancio del quartiere, poi divenuto buco nero di degrado e illegalità, ora destinato a restare in piedi, secondo il progetto del Comune di Napoli. Sono stati investiti sinora 18 milioni di euro sulla riqualificazione, con lavori avviati ad aprile. Il Comune di Napoli ha chiesto la disponibilità delle palestre degli istituti scolastici comunali nell’area di Scampia per ospitare chi non potrà nelle prossime ore rientrare nella propria abitazione. La Protezione civile regionale predisporrà nelle prossime ore un centro accoglienza. Sono in corso le verifiche tecniche sull’agibilità dell’edificio da parte di esperti del Comune di Napoli, mentre la Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti, attendendo la consegna delle informative con le risultanze dei primi rilievi effettuati sul posto per formulare le principali ipotesi di reato, che verosimilmente dovrebbero essere crollo colposo e omicidio colposo.


All’esterno dell’edificio, lo stato d’animo collettivo non ha ancora superato il livello di guardia, ma il caldo e la carenza d’acqua per gli sfollati non aiuta a mantenere la calma. Alcune tende della Protezione civile regionale sono state montate, ci sono sfollati che sono riusciti a portare via le proprie cose dalle abitazioni. Vestiti, medicine per donne in stato di gravidanza, per i più fragili. Lo stato d’animo collettivo non è sinora andato oltre il livello di guardia. C’è sconcerto, rabbia, rassegnazione. Tra gli sfollati ci sono persone che attendono un’abitazione dignitosa da oltre 40 anni. Gli abitanti dei piani alti della Vela Celeste hanno segnalato che i ballatoi oscillavano sempre più.


“I lavori nella Vela Celeste erano iniziati a inizio anno, riguardanti il seminterrato e il piano terra. Non c’è alcuna relazione tra le attività in corso e il crollo che è avvenuto a quote alte, ma ovviamente c ‘è un’indagine in corso e la Procura nominerà dei periti che valuteranno le motivazioni del crollo”. ha spiegato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, “Per questa Vela c’era un cantiere aperto per la pulizia e messa sicurezza dei piani bassi, da cui si era partiti per migliorare le condizioni abitative in vista della riqualificazione abitativa. Vela Celeste, in base al progetto per Scampia, è l’unica a restare in piedi, destinata a uso pubblico, non abitativo”.

di Nicola Sellitti

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