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Wembanyama, fenomeno del basket francese

Wembanyama è un alieno piombato sulla Terra: 222 centimetri di talento puro in grado di giocare in ogni ruolo su un campo di basket, anche a Parigi2024

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Wembanyama, fenomeno del basket francese

Wembanyama è un alieno piombato sulla Terra: 222 centimetri di talento puro in grado di giocare in ogni ruolo su un campo di basket, anche a Parigi2024

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Wembanyama, fenomeno del basket francese

Wembanyama è un alieno piombato sulla Terra: 222 centimetri di talento puro in grado di giocare in ogni ruolo su un campo di basket, anche a Parigi2024

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Wembanyama è un alieno piombato sulla Terra: 222 centimetri di talento puro in grado di giocare in ogni ruolo su un campo di basket, anche a Parigi2024

Un alieno piombato sulla Terra. Una versione riveduta dopo 50 anni di Ziggy Stardust che proietta lo sport francese, europeo e mondiale in una nuova dimensione. Victor Wembanyama è considerato un freak, uno scherzo della natura. Lo si sa da un po’: 222 centimetri di talento puro in grado di giocare in ogni ruolo su un campo di basket.

Il 19enne francese – prima scelta al draft Nba 2023 per i San Antonio Spurs e poi giocatore rivelazione della stagione regolare – ha trascinato Les Bleus ai quarti di finale del torneo olimpico e soprattutto sta ridefinendo ruoli e distanze della pallacanestro contemporanea, spostando l’evoluzione del gioco dagli Stati Uniti all’Europa.

Nelle gare fin qui disputate dalla nazionale francese alle Olimpiadi lo si vede eseguire assieme a Rudy Gobert (216 cm) il pick & roll, uno schema per cui il giocatore più alto e massiccio ‘blocca’ l’avversario che sta difendendo sul palleggiatore, in modo da lasciare a quest’ultimo campo libero per inserirsi in area. Il fatto è che Wembanyama può eseguire il tutto sia nel ruolo di chi opera il ‘blocco’ sia in quello di palleggiatore: un palleggiatore da oltre 220 cm di altezza, con mano educatissima, visione di gioco e mobilità di un normodotato (per il basket) da 195 cm. Obiettivamente è qualcosa di mai visto, che in prospettiva pone per il futuro interrogativi sulle dimensioni del campo da gioco: da qui a dieci anni gli attuali 28 metri di lunghezza per 19 di larghezza potrebbero non bastare più.

La Nba – la lega professionistica americana dominata da generazioni da atleti afroamericani – si trova da qualche tempo ad attraversare un’evoluzione storica e culturale. La stessa che si sta verificando sotto gli occhi del pubblico dei Giochi. Ventun anni fa LeBron James giocava la sua prima partita Nba: era giustamente considerato l’evoluzione darwiniana del cestista, capace di giocare in ogni ruolo, un mix fino ad allora inesplorato di destrezza, potenza e agilità. LeBron è alto 204 centimetri, forse anche meno. Wembanyama detto ‘Wemby’ è di quasi 20 cm più alto, con un’‘apertura alare’ di 243 cm.

Padre congolese (ex specialista di buon livello nel salto triplo) e mamma francese insegnante di educazione fisica, Wembanyama è nato nel sobborgo parigino di Le Chesnay. Anche la sorella maggiore Eve, il fratello minore Oscar, il nonno Michel e la nonna Marie Christine hanno giocato a pallacanestro. È diventato rapidamente (e ovviamente) l’idolo dei francesi e rappresenta l’ennesimo caso di un europeo figlio di genitori africani che si sono affacciati sull’Europa un paio di decenni fa. Ragazzi che quindi sono cresciuti secondo i dettami educativi della pallacanestro del nostro Continente, giocando nelle Nazionali giovanili, arrivando prima dei 20 anni già pronti al grande salto.

‘Wemby’ ha ereditato il testimone in questo senso da Giannīs Antetokounmpo, 216 cm, greco con origini nigeriane, due volte miglior giocatore della Nba, campione con i Milwaukee Bucks due anni fa, divenuto una star nella lega migliore al mondo dopo aver giocato qualche stagione nel campionato greco. Se LeBron ha piantato il seme e Antetokounmpo ne è stato l’evoluzione, Wembanyama è la rivoluzione. Che presto potremmo vedere anche in altre discipline.

di Nicola Sellitti

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