Calabria gabbata, Repubblica affondata
Il 4 novembre dell’anno scorso il governo nomina un sub commissario per la sanità calabrese e, a oggi, il nominato non è ancora stato inquadrato e messo al lavoro. Se volevate una spiegazione del perché la sanità calabrese affonda, eccovene una. Ma la questione riguarda tutto il Paese.
Calabria gabbata, Repubblica affondata
Il 4 novembre dell’anno scorso il governo nomina un sub commissario per la sanità calabrese e, a oggi, il nominato non è ancora stato inquadrato e messo al lavoro. Se volevate una spiegazione del perché la sanità calabrese affonda, eccovene una. Ma la questione riguarda tutto il Paese.
Calabria gabbata, Repubblica affondata
Il 4 novembre dell’anno scorso il governo nomina un sub commissario per la sanità calabrese e, a oggi, il nominato non è ancora stato inquadrato e messo al lavoro. Se volevate una spiegazione del perché la sanità calabrese affonda, eccovene una. Ma la questione riguarda tutto il Paese.
Il 4 novembre dell’anno scorso il governo nomina un sub commissario per la sanità calabrese e, a oggi, il nominato non è ancora stato inquadrato e messo al lavoro. Se volevate una spiegazione del perché la sanità calabrese affonda, eccovene una. Ma la questione riguarda tutto il Paese.
Qui sollevammo il problema e ora vi comunichiamo che è stato affossato. Il 4 novembre dell’anno scorso il governo nomina un sub commissario per la sanità calabrese e, a oggi, il nominato non è ancora stato inquadrato e messo al lavoro. Se volevate una spiegazione del perché la sanità calabrese affonda, eccovene una.
Si sono rimpallati la responsabilità. L’Arma dei Carabinieri ha scritto. Il Ragioniere generale dello Stato ha personalmente risposto. E nulla, carta che canta a vuoto. 11 anni di commissariamento inducono al rinvio anziché al correre. In queste condizioni perde significato il commissariamento stesso. Il pantano che avevamo descritto è solo divenuto più puteolente.
Faccende calabre? Certo, anche. Ma faccenda italianissima e nazionale, l’arte dello scaricabarile al posto del provvedere, il lasciar languire anziché sanare, tutto fra una stanza e l’altra di istituzioni che non solo dovrebbero parlarsi ma hanno l’obbligo di collaborare. A un certo punto finirà, ma quando sarà già finita.
di Gaia Cenol
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Liberarsi
25 Aprile 2024
Il vizio di seppellire la Storia senza averci fatto i conti è un vizio nazionale e ricorrente. …
25 aprile ieri, oggi e domani
25 Aprile 2024
Celebrare il 25 aprile significa ricordare e commemorare, ma anche assumere impegni e responsabi…
Dopo il voto in Basilicata
24 Aprile 2024
Usiamo l’ironia che è meglio. La Basilicata ha la stessa popolazione di due quartieri di Roma. T…
Quello che fa male alla democrazia
24 Aprile 2024
Oggi, le opposizioni non esistono, se non in una stanca recita a soggetto, tesa a mangiarsi a vi…