app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Salute, neurologo Sorbi: “Stili di vita corretti riducono rischio di sviluppare Alzheimer”

18 Settembre 2024

Roma, 18 set. (Adnkronos Salute) – “Ridurre il rischio di avere un decadimento cognitivo invecchiando, o addirittura di sviluppare una malattia grave come l’Alzheimer, si può. Basta seguire le 12 raccomandazioni elencate dall’Organizzazione mondiale della sanità sugli stili di vita che tutti noi dovremmo seguire”. Così all’Adnkronos Salute Sandro Sorbi, past president Associazione italiana ricerca Alzheimer e direttore Neurologia I presso l’Azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze, in occasione della conferenza stampa per il decennale di fondazione di Airalzh Onlus, al ministero della Salute a Roma.

“Innanzitutto occorre fare attenzione all’alimentazione e l’Oms fa riferimento alla nostra dieta mediterranea – sottolinea Sorbi – Se non si riesce a seguire la dieta mediterranea, in alternativa c’è una dieta comunque equilibrata. Un altro aspetto molto importante è l’attività fisica moderata giornaliera che migliora le risposte ai test di memoria e riduce il rischio di avere decadimento cognitivo. Circa mezz’ora al giorno di camminata a passo veloce, oppure un’attività in giardino e 2 volte alla settimana un’ora di attività fisica più intensa, non sono impossibili, tutti noi possiamo fare queste cose”. Altre raccomandazioni: “Il controllo della pressione arteriosa e della glicemia, perché è ben documentato che se non ben curato il diabete comporta un rischio maggiore di sviluppare problemi cognitivi” o addirittura sviluppare l’Alzheimer.

Per Sorbi “obiettivo della ricerca è andare verso un domani senza Alzheimer. Le cure genetiche rappresentano un filone della ricerca molto importante. Vi sono poi dei dati positivi: studi epidemiologici ci rivelano che negli ultimi 10 anni in Europa e anche negli Stati Uniti c’è un rischio di ammalarsi di malattia di Alzheimer e di demenza in genere più basso che negli ultimi 10 anni del Novecento. Quindi questo è un aspetto positivo che ci dice che, indipendentemente dall’aver trovato un meccanismo di cura, quello che stiamo facendo probabilmente come attenzione agli stili di vita sta già cambiando il rischio di ammalarsi. Quindi dobbiamo insistere su questo aspetto. Tuttavia, non è così in tutto il mondo. Nei Paesi asiatici, infatti, c’è un aumento del rischio di demenza che proprio contrasta con quello che vediamo nei Paesi europei e nordamericani”.

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Pd: assemblea nazionale sabato a Roma

11 Dicembre 2024
Roma, 11 dic. (Adnkronos) – Si svolgerà sabato 14 dalle 10.30 alle ore 16, presso l’Auditorium An…

Stati Generali Ontm 2024, focus su sfida energetica paese e ruolo cluster mare

11 Dicembre 2024
Roma, 11 dic. (Adnkronos) – Sono in corso gli Stati Generali 2024 di Ontm – Osservatorio Nazional…

Daily Crown: tribù Maori chiedono a re Carlo di intervenire in politica Nuova Zelanda

11 Dicembre 2024
Wellington, 11 dic. (Adnkronos) – I rappresentanti di oltre 80 tribù Maori hanno rivolto un appel…

Sace, in 2023 confermato trend positivo export macchinari per l’agricoltura italiani (+9,3%)

11 Dicembre 2024
Roma, 10 dic. (Adnkronos) – Nell’ultimo decennio si è osservata una crescita delle esportazioni d…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI