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Israele libano

Israele in Libano

In pratica, la sezione del Libano a ridosso del confine con Israele è già libera dai suprematisti sciiti un tempo guidati da Hassan Nasrallah

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In pratica, la sezione del Libano a ridosso del confine con Israele è già libera dai suprematisti sciiti un tempo guidati da Hassan Nasrallah

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In pratica, la sezione del Libano a ridosso del confine con Israele è già libera dai suprematisti sciiti un tempo guidati da Hassan Nasrallah

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In pratica, la sezione del Libano a ridosso del confine con Israele è già libera dai suprematisti sciiti un tempo guidati da Hassan Nasrallah

I carri armati israeliani Merkava sono ammassati a Nord, insieme agli altri veicoli indispensabili per la guerra meccanizzata (trasporti truppe corazzati e veicoli di supporto della fanteria, cingolati e gommati). Sono piccole mandrie che stazionano vicino alle autostrade e alle strade comuni d’Israele, tanto che persino gli inviati delle testate occidentali riescono a inquadrarli. Se il Patzan – il Comando settentrionale dell’esercito israeliano – permette questa violazione della sicurezza, lasciando a Hezbollah la possibilità teorica di geolocalizzare i veicoli fermi, vuol dire che non teme attacchi con droni o razzi su quelle posizioni.

In pratica, la sezione del Libano a ridosso del confine israeliano è già libera dai suprematisti sciiti un tempo guidati da Hassan Nasrallah. La loro ritirata non è stata però una decisione del nuovo segretario del Partito di Dio, Hashim Safi al-Din. Quest’ultimo è un cugino di Nasrallah ed è anche marito della figlia del deceduto generale dei pasdaran iraniani Qasem Soleimani (eliminato per ordine del presidente Donald Trump a Baghdad nel 2020): una rete di relazioni che suggerisce un’adesione persino più adamantina del predecessore alla strategia antisionista del regime degli ayatollah. Sono stati i bombardamenti degli aerei e dell’artiglieria israeliana a costringere al ripiegamento i circa 3mila commando (500 palestinesi, il resto libanesi) del Reggimento “al-Hajj Radwan”, l’unità d’èlite addestrata in seno a Hezbollah per compiere raidoltreconfine.

Negli scorsi mesi i corpi speciali di Gerusalemme hanno così potuto condurre una settantina di sortite contro un migliaio di siti gestiti dall’organizzazione terroristica sul confine, disarticolando la prima linea di offesa e difesa del nemico. Duecento notti in cui gli uomini della “Sayeret Matkal” (l’Unità di ricognizione dello Stato Maggiore) hanno degradato ciò che Hezbollah aveva costruito dal 2006 in poi per poter lanciare un suo 7 ottobre, nel caso fosse stato dato l’ordine. Gli uomini dell’Unità, com’è chiamata nel gergo militare israeliano, stanno quindi continuando ad ammorbidire i capisaldi nemici. Una volta terminato il suo lavoro e ammassate abbastanza truppe, il Patzan muoverà i Merkava dal pascolo mite in cui si trovano verso la zona cuscinetto da creare.

Una zona che doveva essere garantita dalla missione Unifil (Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite), ma i comandanti di questa non hanno tuttavia mai avuto il mandato – o tantomeno la possibilità pratica – di tenere Hezbollah al Nord del fiume Leonte come prescritto dalla risoluzione Onu 1701 che ne ha disposto il dispiegamento. Persino le truppe israeliane dispiegate al momento sembrano insufficienti per un’operazione di tale respiro, nonostante le grosse perdite dei suprematisti sciiti libanesi. Al momento nel Nord vi sarebbero quasi due divisioni, ma è ancora poco. Ieri è stata annunciata la mobilitazione di 4 brigate della riserva militare israeliana, toccando forse il massimo che Israele può raccogliere prima di danneggiare la sua economia affamata di forza lavoro.

Se queste esigue forze basteranno comunque ad assicurare la zona cuscinetto si vedrà nelle prossime settimane. Intanto in serata l’Iran ha deciso di lanciare un massiccio attacco missilistico contro Israele, concentrato per la maggior parte sulla zona di Tel Aviv. Una vendetta annunciata che potrebbe portare ancora più vicini allo scoppio di una vera e propria guerra regionale.

di Camillo Bosco

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