Fame sempre, arrendersi mai. Sofia Goggia si racconta
La ‘fenice delle nevi’ Sofia Goggia si racconta durante la conferenza stampa della Federazione Italiana Sport Invernali, tenutasi oggi all’Armani Teatro di Milano
Fame sempre, arrendersi mai. Sofia Goggia si racconta
La ‘fenice delle nevi’ Sofia Goggia si racconta durante la conferenza stampa della Federazione Italiana Sport Invernali, tenutasi oggi all’Armani Teatro di Milano
Fame sempre, arrendersi mai. Sofia Goggia si racconta
La ‘fenice delle nevi’ Sofia Goggia si racconta durante la conferenza stampa della Federazione Italiana Sport Invernali, tenutasi oggi all’Armani Teatro di Milano
La ‘fenice delle nevi’ Sofia Goggia si racconta durante la conferenza stampa della Federazione Italiana Sport Invernali, tenutasi oggi all’Armani Teatro di Milano
Tanta commozione ma anche tanta forza e perseveranza e soprattutto una sana ironia. È con questo spirito che Sofia Goggia si è raccontata oggi a Milano, durante la conferenza stampa della Federazione Italiana Sport Invernali tenutasi all’Armani Teatro. Una rinascita che l’azzurra attende ancora di poter ‘testare’ sulla neve, ma il peggio è passato. “Da quella che è stata una sorta di ‘terra bruciata’ – come l’ha definita lei stessa – sono passata ad una tabula rasa”. Ora non resta che scrivere la storia. “Sono stati mesi veramente difficili – racconta commossa Goggia – ma sono contenta di essere qui. Ora parto senza aspettative, perché solo così posso accedere a quella che è la costellazione delle infinite possibilità”. Si riparte, di nuovo, con grinta e perseveranza, la stessa che ha spinto l’atleta a non mollare ma a reagire subito, anche dopo il brutto incidente: “Ho fatto tutto il possibile per essere qui oggi nelle condizioni in cui sono e sono molto fiduciosa. Prima di tutto ho dovuto accettare quello che era successo. Ma nonostante l’infortunio, e dentro di me fossi disperata, ho sempre lavorato”.
La stagione per Sofia Goggia si aprirà a dicembre, della quale ci dice: “Sarei disonesta intellettualmente se parlassi di obiettivi, non ho ancora toccato la neve”. Ora non resta che valutare con lucidità e creare il percorso migliore per la ‘fenice delle nevi’: “Ho molta fiducia nel mio team – aggiunge – e so che loro creeranno un programma ad hoc, il migliore. Poi vedremo. Da me stessa mi aspetto solamente di poter lavorare bene e con il sorriso, stando il più serena possibile, senza farmi prendere dalla fretta e di fare la progressione giusta”. In questi mesi difficili, cardini importanti sono stati i suoi fan con cui l’azzurra racconta di avere un rapporto davvero speciale: “Sono sempre stata inondata da un amore bellissimo. Per me loro costituiscono energia purissima, da loro ho ricevuto un riconoscimento quasi più personale che della sciatrice. Mi sono riscoperta estremamente fragile, ho molto patito questo infortunio nella mia anima. Ho sperimentato il buio e il gelo. Se ripenso al modo con cui ho affrontato il recupero, senza mai saltare una sessione, quando avrei potuto scoraggiarmi e restare sul divano isolandomi da tutto. Ho reagito subito, sono forte già solo per la maniera con cui ho affrontato questo percorso riabilitativo“. Perché come ama dire l’atleta bergamasca: “Mola mia” (non si molla).
Di Claudia Burgio
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