Tutti pazzi per Bluesky, il nuovo “concorrente” di X
In questi giorni stiamo assistendo a un vero e proprio esodo da X, l’ex uccellino ora nelle mani di Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo. E si iscrivono a Bluesky
Tutti pazzi per Bluesky, il nuovo “concorrente” di X
In questi giorni stiamo assistendo a un vero e proprio esodo da X, l’ex uccellino ora nelle mani di Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo. E si iscrivono a Bluesky
Tutti pazzi per Bluesky, il nuovo “concorrente” di X
In questi giorni stiamo assistendo a un vero e proprio esodo da X, l’ex uccellino ora nelle mani di Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo. E si iscrivono a Bluesky
In questi giorni stiamo assistendo a un vero e proprio esodo da X, l’ex uccellino ora nelle mani di Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo. E si iscrivono a Bluesky
In questi giorni stiamo assistendo a un vero e proprio esodo da X, l’ex uccellino ora nelle mani di Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo. Sono tutti pazzi per Bluesky, il nuovo ‘concorrente’ della piattaforma che, con la promessa di un territorio libero dalle manipolazioni politiche e psicologiche degli utenti, si è posizionata in cima alla classifica delle app più scaricate negli Stati Uniti. Sono molti gli elettori sconfitti che hanno abbandonato X per protesta, identificandolo come veicolo principale della più becera e abietta disinformazione in forza all’elezione del tycoon. In effetti, il giorno dopo la vittoria di Donald Trump, più di 115mila utenti hanno disattivato i loro account: la più grande perdita di utenti in un solo giorno mai registrata da quando il magnate ha assunto il controllo della piattaforma.
Elon Musk è stato accusato di aver smantellato e tradito il sistema di linee guida democratico che vigeva sulla piattaforma, falcidiando in primis quei moderatori che impedivano agli account di matrice nazista e sovversiva di scorrazzarvi liberamente. Oltretutto, le nuove regole garantiscono una rilevante cassa di risonanza a chiunque sia disposto a pagare, senza più tenere conto della natura diseducativa di certi contenuti. Quindi l’equazione libertaria formulata da Musk non corrisponde alla libertà in cui credevano gli utenti che, insoddisfatti, denunciano una totale mancanza di controllo e sicurezza. Basti pensare che persino il rinomato quotidiano britannico “The Guardian” mercoledì scorso ha chiuso i suoi account, arrivando a definire X come «una piattaforma mediatica tossica infarcita di teorie del complotto antigovernative».
Questa rivolta dal basso è stata alimentata anche dalle recenti dichiarazioni di molti personaggi noti, giornalisti e opinion leader a stelle e strisce che hanno contribuito a indicare la via per la nuova terra promessa: Bluesky. Nuova terra di conquista dei dem, questa piattaforma cresce a un ritmo vertiginoso registrando più di un milione di nuovi utenti al giorno con un incremento medio di 6 persone al secondo. Ha da poco superato la soglia dei 18 milioni di iscritti. Numeri certamente sbalorditivi, eppure ancora lontani da quelli dei ‘cugini’.
La nuova piattaforma ‘anti-Musk’ nasce nel 2019 come costola di Twitter dalla mente del creatore e all’epoca ceo dell’‘Uccellino’ Jack Dorsey. Si è resa autonoma nel 2021 dopo l’acquisizione da parte di Musk ed è liberamente accessibile dallo scorso febbraio, anche se a maggio Dorsey ha abbandonato la sua creazione. Bluesky è infatti gestita oggi da una società indipendente che si è posta l’obiettivo primario di promuovere il controllo degli utenti, la privacy e la libertà di espressione in un ambiente aperto e trasparente.
Come ci si potrebbe aspettare, l’interfaccia e la user experience della ‘farfalla’ (simbolo di Bluesky) non differiscono da quelle di X. La differenza è qualitativa e sembra concretizzarsi nell’impegno politico della popolazione attiva sul social. La Cnn lo ha evidenziato riportando le affermazioni di Mike Isaac, giornalista del “The New York Times”: «È davvero sconcertante passare da X, dove con 200mila follower un post ottiene appena 5 like, a Bluesky, dove un post totalizza immediatamente intorno ai 200 like». Una piattaforma giovane e illibata che promette interazioni libere e spontanee, una zona pura dove il grande occhio delle inserzioni pubblicitarie non ha ancora posato il suo sguardo. Bluesky promette un algoritmo meritocratico e svincolato dalle attuali logiche di mercato e per garantire la gratuità del servizio è attualmente alla ricerca di fonti di guadagno alternative.
Musk ha dunque perso il suo ‘fattore X’? Gli esperti frenano l’entusiasmo della Rete nel definire Bluesky come il nemico naturale di X e chiariscono che, per il momento, questa piattaforma non ha ancora i numeri necessari per rappresentare una minaccia concreta.
di Angelo Annese
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