C.sinistra: Bettini, ‘per area liberal democratica si parta dal basso non dai nomi’
Roma, 19 dic. (Adnkronos) – “L’esigenza, nel campo alternativo alla destra, della costituzione di un’area liberal-democratica e di centro è stata da me segnalata ormai molti anni fa, tra i primi. Non con grandi riscontri. Ma il fatto che oggi tanti autorevoli protagonisti del dibattito politico convergano su di essa è già una buona notizia. Non credo che sia in collisione con un processo di rafforzamento del Partito democratico. Sono girati molti nomi. Ciò da qualcuno è stato considerato un difetto e il sintomo di improvvisazione. Al contrario, cerco di vedere, anche in questo caso, gli aspetti positivi. Le personalità, infatti, interessate, o indicate, sono di altissimo livello. Da Rutelli a Sala, fino all’emergere di un uomo di valore, di tempra morale e dalle capacità di governo come Ernesto Ruffini. Anche io mi sono permesso, con franchezza e pubblicamente (come uso fare), di mettere in campo qualche idea. Tuttavia, se si inizia dai nomi, non credo se ne verrà fuori”. Lo scrive su ‘Il Riformista’ Goffredo Bettini, dirigente del Pd.
“Un’esperienza di questo tipo -spiega- è difficile possa partire dell’individuazione a freddo di una personalità. Ogni personalità aprirebbe a critiche, a dubbi, a invidie. Occorre, invece, ritornare a quell’emozione positiva che permise a Prodi di unire tutti, nel solco di un processo vivo. Dunque, forse, si potrebbe iniziare dal basso. Dal raccogliere quella rete grande e multiforme di impegno politico che, in tante associazioni e in tante forme di volontariato, testimonia il desiderio di agire per il bene comune. Insieme alle innumerevoli liste civiche, collocate anche in maniera difforme nella geografia politica, ma quasi sempre dedite a un’azione concreta, popolare, disinteressata, di miglioramento della società”.
“Se questo mondo decidesse di partire insieme, allora davvero potrebbero poi convergere, dando un contributo prezioso, le presenze significative, autorevoli e già conosciute che si sono manifestate nei mesi passati. Guai a voler eterodirigere dal di fuori -conclude Bettini- qualcosa che deve nascere autonomamente dalla voglia di trovare una propria rappresentanza, attualmente non soddisfatta, in qualcosa di nuovo e più grande”.
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