Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio per truffa aggravata: “Accusa profondamente ingiusta”
Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio per truffa aggravata per le vicende del Pandoro e delle uova di Pasqua
Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio per truffa aggravata: “Accusa profondamente ingiusta”
Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio per truffa aggravata per le vicende del Pandoro e delle uova di Pasqua
Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio per truffa aggravata: “Accusa profondamente ingiusta”
Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio per truffa aggravata per le vicende del Pandoro e delle uova di Pasqua
Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio per truffa aggravata per le vicende del Pandoro e delle uova di Pasqua
Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio per truffa aggravata per le vicende del Pandoro e delle uova di Pasqua. Il decreto di citazione diretta è stato notificato stamane ai difensori.
La richiesta della procura, firmata dall’aggiunto Eugenio Fusco e il pm Cristian Barilli, riguarda anche gli altri indagati. Oltre che l’imprenditrice digitale, anche l’ex braccio destro Fabio Damato, la manager Alessandra Balocco e l’imprenditore Francesco Cannillo devono rispondere dei reati di “truffa continuata e aggravata” in relazione alle operazioni commerciali ‘Pandoro Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni’ (Natale 2022) e ‘Uova di Pasqua Chiara Ferragni – sosteniamo i Bambini delle Fate” (Pasqua 2021 e 2022)’.
Le indagini chiuse dalla procura lo scorso ottobre, “hanno permesso di ricostruire la pianificazione e diffusione di comunicazioni” volte a indurre “in errore i consumatori in ordine al collegamento tra l’acquisto dei prodotti pubblicizzati e iniziative benefiche”. Chiara Ferragni avrebbe ingannato i consumatori e avrebbe ottenuto, tramite le due campagne commerciali, un ingiusto profitto di circa 2,2 milioni di euro, oltre che benefici non calcolabili “dal ritorno di immagine”. In particolare, le contestazioni relative alla truffa continuata e aggravata (dall’uso del mezzo informatico) riguardano due operazioni commerciali ‘Pandoro Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni’ (Natale 2022) e ‘Uova di Pasqua Chiara Ferragni – sosteniamo i Bambini delle Fate (Pasqua 2021 e 2022) finite nel mirino dell’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) e di più procure con la competenza infine assegnata a Milano.
L’operazione ‘Balocco’ avrebbe indotto “in errore un numero imprecisato di acquirenti” convinti che con il proprio acquisto Pink (al prezzo di 9,37 euro invece di 3,68 euro del prodotto tradizionale) avrebbero finanziato la raccolta fondi a favore dell’ospedale Regina Margherita di Torino. L’accordo, invece, si è rivelato ben diverso, per la procura: le società Ferragni hanno incassato poco più di un milione di euro per pubblicizzare via Instagram l’iniziativa benefica per la quale la società Balocco aveva destinato 50mila euro a favore dell’ospedale, indipendentemente dalle vendite che si sono attestate ad “almeno 362.577” pandori Balocco Pink Christmas. La procura, nella chiusura indagine, non quantifica per la società l’ingiusto profitto, ma se si calcola la differenza fra i due prezzi e lo si moltiplica per le vendite la somma supera i 2 milioni di euro.
“Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno. Dovrò purtroppo convivere ancora del tempo con questa accusa, che ritengo profondamente ingiusta, ma sono pronta a lottare con ancora maggiore determinazione per far emergere la mia assoluta innocenza”. Lo afferma Chiara Ferragni dopo che la procura di Milano ha disposto per lei, e altre tre persone, la citazione a giudizio per truffa aggravata per le vicende del Pandoro e delle uova di Pasqua.
La difesa di Alessandra Balocco: “Stupiti ma fiduciosi di dimostrare innocenza“
Il collegio di difesa di Alessandra Balocco, guidato dagli avvocati Alessandra Bono e Alessandro Pistochini, si dichiara “profondamente stupito e amareggiato in merito alla scelta della procura di Milano di devolvere al giudice del dibattimento la decisione sulla vicenda, che all’evidenza non ha alcuna rilevanza penale, tenuto conto della solidità degli argomenti giuridici sviluppati in un’articolata memoria difensiva”.
Il commento fa riferimento alla decisione della procura di disporre il decreto di citazione a giudizio per la manager, accusata insieme all’influencer Chiara Ferragni, di truffa aggravata in relazione alle operazioni commerciali ‘Pandoro Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni’ (Natale 2022).
“Tutto ciò – si legge in una nota – è ancora più evidente alla luce della rimessione della querela che incide sulla procedibilità dal reato, salvo conservare – da parte della procura – pervicacemente la contestazione di un’aggravante che nulla ha a che vedere con la tipologia dei fatti in contestazione”. I legali dichiarano, infine, che “affronteranno il giudizio con fiducia e serenità, nella piena convinzione dell’innocenza di Alessandra Balocco”.
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