Trump congela i dazi a Messico e Canada
C’è già una prima grande svolta nella “guerra dei dazi” avviata da Donald Trump. Il tycoon trova un accordo – solo temporaneo – con Messico e Canada
Trump congela i dazi a Messico e Canada
C’è già una prima grande svolta nella “guerra dei dazi” avviata da Donald Trump. Il tycoon trova un accordo – solo temporaneo – con Messico e Canada
Trump congela i dazi a Messico e Canada
C’è già una prima grande svolta nella “guerra dei dazi” avviata da Donald Trump. Il tycoon trova un accordo – solo temporaneo – con Messico e Canada
C’è già una prima grande svolta nella “guerra dei dazi” avviata da Donald Trump. Il tycoon trova un accordo – solo temporaneo – con Messico e Canada
Prosegue “la guerra dei dazi” avviata da Donald Trump, in particolare contro Messico e Canada. E nel giro di due giorni, in questo “conflitto”, c’è già una prima svolta: un accordo – solo temporaneo – con i due Paesi.
Claudia Sheinenbaum, la presidente del Messico, ha annunciato che Trump ha accettato di sospendere i dazi per un mese: “Abbiamo avuto una conversazione proficua con il presidente Trump, con grande rispetto per le nostre relazioni, la sovranità e abbiamo raggiunto una serie di accordi”. Inoltre, Sheinbaum ha dichiarato che il Messico schiererà 10mila persone della Guardia Nazionale al confine con gli Stati Uniti con l’obiettivo di prevenire il traffico di droga (in particolare il fentanyl); gli Stati Uniti invece si impegnano a combattere il traffico di armi verso il cartelli.
Trump raggiunge un accordo anche con il Canada. Dopo aver parlato con Justin Trudeau (il premier – dimissionario – canadese) una prima volta, il tycoon ha dichiarato: “Il Canada non consente nemmeno alle banche statunitensi di aprire o fare affari lì”, ha detto Trump in un post dopo la sua telefonata con Trudeau. È anche una guerra alla droga: centinaia di migliaia di persone sono morte negli Stati Uniti a causa del traffico di droga attraverso i confini del Messico e del Canada”, ha sottolineato il presidente statunitense. Dopo la seconda telefonata, la situazione si è rivelata ben diversa e, anche in questo caso, è arrivata la notizia della sospensione per 30 giorni dei dazi. Si parla di un piano da 1,3 miliardi di dollari – da parte del Canada – per rafforzare i controlli al confine con “nuovi elicotteri, tecnologia e personale, un migliore coordinamento con i nostri partner americani, maggiori risorse per fermare il flusso di fentanyl e circa 10mila persone in prima linea” ha detto Trudeau. “Inoltre – ha aggiunto – il Canada sta prendendo nuovi impegni per nominare uno zar del fentanyl, definiremo i cartelli come terroristi, garantiremo occhi 24 ore su 24, 7 giorni su 7 sul confine, lanceremo una forza d’attacco congiunta Canada-Usa per combattere la criminalità organizzata, il fentanyl e il riciclaggio di denaro. Ho anche firmato una nuova direttiva di intelligence sulla criminalità organizzata e il fentanyl e la sosterremo con 200 milioni di dollari”.
Il presidente americano – che sta continuando a “trattare” con la Cina – ha avvertito che “presto” annuncerà dazi anche contro l’Ue. Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Il rapporto con gli Usa è fondamentale per promuovere la pace, la stabilità e la prosperità. L’Ue è preparata per un dialogo robusto e costruttivo: ci possono essere sfide in futuro e se colpita l’Ue reagirà con fermezza”.
di Mario Catania
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche