**Depistaggio: pentito Riggio, ‘Peluso mi disse che Provenzano non andava preso’**
Caltanissetta, 11 feb. (Adnkronos) – “Giovanni Peluso mi disse che ero un cretino perché lo zio (il boss Bernardo Provenzano, ndr) non doveva essere preso. L’interlocutore che io non avevo mai visto prima mi dice che se non ci fosse stato lui, cioè Peluso, mi avrebbero ucciso. ‘Giovanni è l’unica persona che ti vuole bene’, disse”. Così il pentito Pietro Riggio proseguendo la deposizione al processo depistaggio di Caltanissetta. “Rimango sbigottito su alcune cose, anche se certe idee me le erano fatte. C’era uno sfruttamento della mia posizione. Sapevo che ero indagato ed era questione di tempo e sarei stato arrestato”. Riggio ha sottolineato che in quella occasione l’uomo che si presentò “con il nome di Mario” era “Giovanni Aiello”, l’ex poliziotto conosciuto come ‘faccia di mostro’, morto alcuni anni fa.
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