
Trump: “L’Ucraina non ha le carte”
Dopo il durissimo scontro con il presidente ucraino Zelensky, il presidente americano Donald Trump torna a tuonare. Musk: “Senza i miei satelliti, la prima linea di Kiev crollerebbe. Ma non li staccherò”
Trump: “L’Ucraina non ha le carte”
Dopo il durissimo scontro con il presidente ucraino Zelensky, il presidente americano Donald Trump torna a tuonare. Musk: “Senza i miei satelliti, la prima linea di Kiev crollerebbe. Ma non li staccherò”
Trump: “L’Ucraina non ha le carte”
Dopo il durissimo scontro con il presidente ucraino Zelensky, il presidente americano Donald Trump torna a tuonare. Musk: “Senza i miei satelliti, la prima linea di Kiev crollerebbe. Ma non li staccherò”
Dopo il durissimo scontro con il presidente ucraino Zelensky, il presidente americano Donald Trump torna a tuonare. Musk: “Senza i miei satelliti, la prima linea di Kiev crollerebbe. Ma non li staccherò”
Trump: “L’Ucraina non ha le carte”. Dopo il durissimo scontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il presidente americano Donald Trump torna a tuonare affermando che: “L’Ucraina deve essere ‘seria’ nelle trattative di pace”.
Lo ha dichiarato il presidente americano prevedendo che Kiev firmerà l’accordo sui minerali. Secondo il presidente, finora l’Ucraina non avrebbe dimostrato di volere la pace quanto avrebbe dovuto, ma “penso che diventerà evidente nei prossimi due o tre giorni” e aggiunge “abbiamo speso 350 miliardi di dollari ma la cosa importante sono le vite umane. Almeno 2.000 soldati sono morti questa settimana”. Lo ha detto Donald Trump, prevedendo che Kiev firmerà l’accordo sui minerali.
Su Truth, il tycoon ha poi aperto le braccia ai groenlandesi, dichiarando: “Come ho detto chiaramente nel discorso al Congresso, gli Stati Uniti sostengono fermamente il diritto del popolo della Groenlandia di determinare il suo futuro. Continueremo a mantenervi al sicuro, come facciamo dalla seconda guerra mondiale. – concludendo – Siamo pronti a investire miliardi di dollari per creare posti di lavoro e farvi ricchi. E, se lo desiderate, vi accogliamo come parte del più grande Paese del mondo, gli Stati Uniti”.
Tra le dichiarazioni, non sono poi mancati gli elogi nei confronti di Musk: “Elon è una persona speciale e in questa amministrazione ci sono molte persone speciali. Hanno un rapporto fantastico, e il Doge sta facendo un lavoro incredibile”.
Mentre il patron di Tesla riaccende i timori e attacca persino la Polonia. “Se spegnessi Starlink, la prima linea di Kiev crollerebbe”, scrive su X. Dopo lo stop agli aiuti militari e all’intelligence, tanto è bastato per accendere i timori di un’ulteriore possibile chiusura da parte degli Usa nei confronti dell’Ucraina.
Parole che sono state lette come una vera e propria minaccia. Tanto da richiedere – solo diverse ore dopo – una smentita da parte dello stesso Musk: “Per essere estremamente chiari, non importa quanto io non sia d’accordo con la politica ucraina, Starlink non spegnerà mai i suoi terminali – ha aggiunto – Sto semplicemente affermando che, senza Starlink, le linee ucraine collasserebbero, poiché i russi possono bloccare tutte le altre comunicazioni! Non faremo mai una cosa del genere né la useremmo come merce di scambio”.
Un’uscita che ha però aperto un nuovo “scontro” a colpi di tweet con il ministro degli esteri polacco, Radoslaw Sikorski, il quale ha scritto su X: “Se SpaceX si dimostra un fornitore inaffidabile, saremo costretti a cercarne altri”. Immediata la risposta al veleno di Elon Musk: “Stai zitto, ometto. Paghi una piccola parte del costo e non c’è niente che possa sostituire Starlink”.
A ‘smorzare i toni’ ci ha pensato il Segretario di Stato Usa, Marco Rubio: “Nessuno ha minacciato di tagliare Starlink all’Ucraina. – ha replicato a Sikorski su X – E dite grazie perché senza Starlink l’Ucraina avrebbe perso la guerra molto tempo fa e i russi sarebbero al confine con la Polonia ora”.
Di Claudia Burgio
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