Referendum: Sensi, ‘Schlein sa che Pd partito plurale’
Roma, 13 mag. (Adnkronos) – “Rifiuto la questione della diaspora nel Pd, il referendum è un’occasione di confronto tra persone che stanno bene assieme nel Pd, ma che hanno posizioni diverse. Sono fiero di stare nel Pd, ma il referendum ha un significato politico ed è normale che ci sia un dibattito all’interno dei partiti: non ci sarà alcun punto di non ritorno per noi, sarà soltanto un momento per dialogare”. Lo ha dichiarato ai microfoni di Radio Cusano il senatore Filippo Sensi intervenuto nel corso della trasmissione ‘Battitori Liberi’.
“Tutti i partiti si confrontano, anche sui temi fondanti. Non è pensabile che tutti i componenti la pensino allo stesso modo su tutti i temi-spiega Sensi- ma si sta assieme lo stesso. Per noi il lavoro è un tema centrale e sul salario minimo per esempio siamo d’accordo. Ora- continua- ci troviamo di fronte a un referendum non voluto da noi che a mio avviso ha il difetto di guardare al passato”.
Sensi si sofferma quindi sulla sua esperienza col governo Renzi, fautore del Jobs Act “ all’interno della riforma permangono elementi validi, non credo che il Jobs Act fosse tutto sbagliato. Non sono dell’opinione- sottolinea- che con questo referendum i cittadini potranno giovare di maggiori tutele”. Il senatore analizza quindi la linea del Pd “ non sto dicendo che la linea del Pd non sia chiara, è noto che la posizione è quella dei 5 Sì, ma Schlein si rende conto che siamo un partito plurale in cui persone come me hanno una visione diversa sul Jobs Act”.
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