Fiere: in Usa arrivano allestitori italiani sull’onda della ripresa post-Covid
Roma, 29 giu. (Adnkronos/Labitalia) – Le fiere in America funzionano ancora. Dopo la pandemia, ‘trade shows’, congressi, e workshop sono tornati in presenza. Migliaia tra eventi e manifestazioni per facilitare le relazioni commerciali e di business tra imprese provenienti da tutto il mondo. Si torna, quindi, alla normalità.
“Nel caso particolare delle fiere – spiega Muriel Nussbaumer, Ceo di ExportUSA – gli stand hanno sempre avuto un design molto funzionale, perché gli americani hanno sempre visto gli stand come un qualcosa di funzionale al business. Siamo stati noi italiani, in testa agli europei, a introdurre il concetto dello stand di alto design”.
Una ventata di stile e innovazione, dunque, grazie agli investimenti delle imprese italiane nel mercato americano. In particolare G-Group, azienda leader negli allestimenti, con quartier generale a Roma e altre due sedi tra Milano e Torino, ha recentemente investito negli Usa dove sta collezionando un successo dopo l’altro.
“Allestiamo e forniamo – afferma Giovanni Giorgilli, fondatore del gruppo – soluzioni di alto design per ogni tipo di iniziativa: eventi, fiere e manifestazioni internazionali del calibro del G20, di cui ci siamo recentemente occupati in qualità di global service per la progettazione, allestimenti, tecnologie.
“Tra le creazioni dell’azienda ‘Fast stand’, uno stand che sta in un pallet. Modulare, leggerissimo e pratico, è scalabile in termini di costi, spedizioni e assemblaggio. È sostenibile sia economicamente sia dal punto di vista ambientale. Una vera e propria rivoluzione targata Italia”, aggiunge.
G-Group ha un progetto di investimento in America del valore di 2 milioni di euro. “Al momento – conclude Giorgilli – è stata avviata l’attività commerciale, con previsioni di crescita tali da assumere personale americano per agevolare le operazioni con gli Stati Uniti”, conclude.
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