Pagamenti: veloce e sicuro, il segreto di un’estate a portata di pos
Roma, 23 ago. (Labitalia) – Facile e sicuro. Con una carta che ti porta ovunque e copre tutte le strade dei desideri: è questa l’estate senza contanti. Si può entrare in un negozio o in un lido, scegliere una t-shirt o ordinare uno spritz e poi pagare in modo rapido e soprattutto senza sorprese: sono queste le linee rosse che tracciano l’utilità, ormai irrinunciabile, del Point of sale (Pos), il terminale che accetta i nostri pagamenti con carte di credito o debito, grazie alla rete di chip e banda magnetica che realizza la smaterializzazione del contante. Uno strumento che si rivela una vera e propria “tavola da surf”, che sfreccia veloce tra le onde di questa calda estate 2022.
E proprio per fare il punto in questi mesi di sole, nuove abitudini, facilità e servizi da scoprire, vecchia mentalità e ostacoli da superare, si possono desumere dalle dichiarazioni di vari italiani a spasso per la Penisola. Se è vero, infatti, che ormai la legge ha stabilito obblighi e sanzioni per l’uso del Pos allungando così il campo a una pratica sempre più diffusa di questo pagamento trasparente e protetto.
Da notare che l’incremento dell’utilizzo è da connettere alla fiducia sempre crescente nel cosidetto denaro di plastica e soprattutto nell’ecosistema sotteso. Grazie anche agli incentivi che arrivano dai vari programmi fedeltà che banche e società emettitrici di carte di credito mettono in campo: Nexi iosì, per esempio, oppure i vari programmi a punti fedeltà con annesso catalogo di premi, insomma occasioni incentivanti che si vanno a sommare a utilità e sicurezza. E la somma, appunto, significa fiducia.
Tanto che nel paniere degli acquisti e delle preferenze degli italiani sono entrati linguaggi e metodi come ‘scala pay’ e ‘klarna’ per lo shopping online. Per non parlare della possibilità di pagare con calma, ovvero di rateizzare un acquisto magari più sostanzioso del solito, consentendo di ripartire lo sforzo su più mensilità, comne consente Easy Shopping di Nexi. E in parallelo ci si è incamminati per autostrade digitali che indirizzano gli ordini e consentono di tracciare e verificare i propri acquisti.
Il pagamento digitale “è uno spill-over positivo, perché velocità e sicurezza si trasformano in leggerezza e in vacanza è perfetto. E poi giriamo solo con la carta, tutto a portata di Pos”, dice Kevin, classe 2000, che ha scelto Forte dei Marmi per le proprie vacanze e ogni giorno, soprattutto per l’apericena di tendenza, si affida alla propria carta di credito per innaffiare questa estate che, anche per le famiglie, ha rimesso in moto la gioia e l’economia.
La filosofia dei giovani rispetto ai pagamenti digitali è riassunta in un ‘key concept’ che non lascia campo a dubbi di sorta: “It’s a way. Never look back”, scandisce il giovane mostrando il segreto del pay, ovvero esibendo la carta di credito inclusa nello smartwatch, iscrivendo così il pagamento elettronico tra le ‘facilities’ da avere sempre con sé. D’altra parte chi la fa l’aspetti: la carta ha smaterializzato il denaro e i devices digitali hanno smaterializzato le carte. Così, per pagare in spiaggia, non serve più nemmeno avere la carta: basta avere lo smartphone (tanto, a quello, nessuno rinuncia).
“Siamo più sicuri e senza pensiero”, rimarca Anna, casalinga di Napoli. “All’inizio – spiega – i commercianti storcevano un po’ il naso ma poi hanno visto che pure per loro è più pratico, non devono ‘segnare’ sui libretti come si faceva una volta per le spese da saldare. A Napoli, poi, tutto si impara in fretta, basta farlo un paio di volte e ognuno trova la via. Certo, acquistare con i contanti è un’abitudine dura a morire, ma con la carta è meglio e, come si dice da queste parti, stai senza pensiero”.
“La carta di credito è come la lingua Sabir, quella parlata – sorride Alfredo, docente di storia di un liceo romano – nei porti dell’antichità: senza queste agevolazioni staremmo ancora a combattere con prelievi al bancomat e timori di essere rapinati o dimenticare il portafogli da qualche parte”. Quanto alla fenomenologia dei mobile payments che farebbe sorridere di piacere anche i precursori futuristi, lo studioso la piazza così: “Una pluralità comunicante è fatta anche di persone che utilizzano, insieme, strumenti veloci, che migliorano la vita e danno spazio alla ‘metis’, quell’intelligenza pratica che poi è anche logica. Significa in una parola avere uso di mondo. Indietro non si torna. La novità della tecnica si cuce con la bussola dell’esperienza e la libertà portata da un semplice click. O da un tocco di dita”.
Di un universo “pragmatico e trasparente” parla anche Giorgio, come ogni anno a Moena con la famiglia. “Oggi – racconta – è più facile e sicuro per tutti: basta avvicinare la carta al dispositivo e tutto si fa comodamente e in maniera tranquilla. Non si può sbagliare ed è tutto giustamente tracciato. Per me che devo comunque tenere sotto lo sguardo le uscite e i bilanci familiari, è una manna dal cielo. Siamo in quattro e con due figli ormai maggiorenni non posso permettermi di ‘bucare’ il budget, ma con la ‘carta’ è tutto più facile. Le notifiche sul cellulare mi aiutano a tenere le spese sotto controllo. La sicurezza, poi, non ha termini di paragono rispetto al contante. Uno dei miei ragazzi aveva perso la carta ma nessun problema: l’abbiamo bloccata subito e non abbiamo subito alcuna perdita. In una settimana aveva già una nuova carta sicura da usare per le sue amate t-shirt”.
Il pagamento elettronico, del resto, garantisce anche sconti e vantaggi in base alla frequenza di utilizzo. Ne sa qualcosa Emily, che per l’estate 2022 ha scelto Courmayeur. “Sconti e coupon – dice – fanno ormai parte delle offerte della mia carta di credito. Mi ritrovo così ad avere agevolazioni su tanti prodotti scelti per me. Non devo sottoscrivere nulla, è tutto automatico e ad ogni transazione ci sono punti che crescono e si sommano. Una serie di sconti che rendono l’uso del pagamento elettronico ancora più conveniente e motivato. Perciò, ‘se c’è è meglio’, e in negozio chiedo di pagare solo in questo modo”.
Certo, non sempre si trovano esercenti pronti ad accettare il pagamento con carta. Ne ha fatto esperienza Francesca. “Come ogni anno – spiega – con il mio ragazzo siamo andati in vacanza nel Salento, vicino Calimera, con pochi contanti e le nostre ‘fedeli’ carte sempre nel portafoglio. Tutto ok per i pagamenti allo stabilimento anche solo per due caffè, ma in piazzetta abbiamo dovuto ‘combattere’ con le resistenze del bar e del negozio di prodotti tipici. Alla nostra richiesta di pagamento digitale, dopo aver scelto taralli e buone bottiglie di rosato, ci siamo sentiti opporre un rosario di scuse quali ‘il pos non funziona’, ‘sotto i 10 euro non accettiamo pagamenti elettronici’, ‘a noi non conviene’. Non abbiamo mollato e, a volte serve, ricordando l’obbligo dell’accettazione del pagamento con il pos (in caso contrario avremmo segnalato il rifiuto, con orario e indirizzo esatto del punto vendita, alla Guardia di Finanza e alla Polizia locale) l’abbiamo spuntata”. Non solo, rimarca Francesca: “Il nostro esempio è stato poi seguito da altri villeggianti che invece di andare a fare continui prelievi allo sportello bancario della piazza hanno chiesto di pagare con il pos”.
In fondo, ricordava Grace Hopper, la frase più pericolosa in assoluto è: “Abbiamo sempre fatto così”.
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