Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Linda Cerruti e i commenti da ignorare

|
Da quanto successo a Linda Cerruti emerge una volta di più la necessità di un maggior controllo. Ma anche smettere di fare da cassa di risonanza a questi soggetti.
Linda Cerruti

Linda Cerruti e i commenti da ignorare

Da quanto successo a Linda Cerruti emerge una volta di più la necessità di un maggior controllo. Ma anche smettere di fare da cassa di risonanza a questi soggetti.
|

Linda Cerruti e i commenti da ignorare

Da quanto successo a Linda Cerruti emerge una volta di più la necessità di un maggior controllo. Ma anche smettere di fare da cassa di risonanza a questi soggetti.
|

Una spaccata in verticale sulla testa, quella con cui, in acqua, ha iniziato l’esercizio che le ha fatto conquistare l’argento europeo. Ma sui social quella foto, postata da Linda Cerruti, campionessa di nuoto sincronizzato, è diventato l’appiglio per quelli che la Rete la utilizzano per dar sfogo al peggio di loro stessi. E così il profilo dell’atleta è stato inondato di commenti a sfondo sessuale e battute di cattivo gusto.

Lei ha deciso di replicare ma in verità, c’è poco da stupirsi. È lo stesso principio di chi si mette a scrivere sulle pareti dei bagni pubblici: online ci si sente “protetti” dal fatto di trincerarsi dietro un’identità virtuale e così ci si permette quello che difficilmente si avrebbe il coraggio di dire di persona. Criticabile, fastidioso, assolutamente. E però è una dinamica arcinota: che si tratti di fare battute sessiste o di insultare, il terreno fertile in cui esibirsi è proprio il web.

Oltre a un maggior controllo, che è sempre auspicabile, bisognerebbe però smettere di fare da cassa di risonanza a questi soggetti. Insomma ignorarli, non dare tutta quest’importanza a tali bassezze forse contribuirebbe a farli sentire meno “importanti”. Perché in fondo sono alla ricerca di un pubblico, di qualche like, di un modo per sentirsi “qualcuno”. Di un minuto di celebrità guadagnato a suon di insulti e battute. Che lì restano, in quello spazio virtuale che non deve avere il potere di condizionare la vita reale. È l’unico modo per provare a disinnescare questo meccanismo perverso.

di Annalisa Grandi

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

07 Giugno 2025
Macabra scoperta a Roma: all’interno di Villa Pamphilj – tra i cespugli – è stato ritrovato il cor…
06 Giugno 2025
L’ipotesi più probabile sulla tragedia di Milano è che l’uomo abbia dato fuoco all’appartamento in…
05 Giugno 2025
Giovanni Brusca era conosciuto come il “macellaio”. È stato lui ad azionare il telecomando della s…
04 Giugno 2025
“Martina è viva!”: si è alzato un urlo nella basilica di Sant’Antonio, ad Afragola (Napoli), dopo…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI