Infortuni: Ingegneri, ‘situazione preoccupante, pronti a collaborare con governo’
Roma, 23 feb. (Labitalia) – La situazione in termini di sicurezza sul lavoro in Italia attualmente è critica e richiede azioni immediate e concrete. L’informativa della Ministra del Lavoro Marina Calderone inviata al Consiglio dei Ministri di ieri ha evidenziato un panorama preoccupante. A questo proposito, il Consiglio nazionale degli ingegneri (Cni) è pronto a collaborare con il Governo e tutte le parti sociali per contribuire alla realizzazione di misure atti a garantire che la sicurezza sul lavoro sia una priorità assoluta. Solo attraverso un impegno congiunto, infatti, è possibile ridurre la probabilità di incidenti. “È doloroso pensare che, solo nel 2023, 1.041 persone e le relative famiglie e comunità siano state lacerate da un incidente sul lavoro che si è rivelato mortale”, afferma Angelo Domenico Perrini, presidente del Cni. “La realtà che oggi ci troviamo ad affrontare in Italia per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro è davvero critica. E’ una questione che non possiamo permetterci di rimandare o di prendere alla leggera. La sicurezza dei lavoratori è un diritto fondamentale che deve essere garantito con azioni immediate”, continua.
“Ci impegniamo a mettere in campo tutto il nostro supporto e a presentare proposte concrete per intensificare gli sforzi verso una maggiore sicurezza sul lavoro -dichiara la consigliera del Cni delegata ai temi della sicurezza, Tiziana Petrillo- con direttrici chiare. Intanto servono meccanismi di premialità. Proponiamo l’introduzione di incentivi per le imprese che dimostrino un alto standard di sicurezza, affiancando a misure sanzionatorie meccanismi che riconoscano e valorizzino il comportamento virtuoso. Poi è necessaria una razionalizzazione normativa. Occorre lavorare per eliminare sovrapposizioni e ambiguità, rendendo le norme più chiare, accessibili ed organiche con il più ampio contesto normativo nazionale e regionale. Infine serve l’istituzione dell’Anagrafe nazionale dei professionisti della sicurezza (Anps): suggeriamo la creazione di un registro nazionale che garantisca la trasparenza dell’aggiornamento professionale e della formazione nel settore”, spiega ancora.
“È importante concentrarsi sulla prevenzione – aggiunge la consigliera Petrillo – sul miglioramento continuo dei processi interni e sull’adozione di pratiche preventive. Questo significa investire in cultura, tecnologia e competenze professionali e gestionali”. La sicurezza sul lavoro è una priorità che va al di sopra delle divisioni settoriali: è una responsabilità collettiva che richiede l’impegno di tutti ad una formazione che deve ripartire dalle scuole primarie
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