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Iren Startup Award, oltre 100 tra startup e pmi innovative partecipanti

6 Aprile 2023

Torino, 6 apr. (Adnkronos/Labitalia) – Più di 100 tra start up e pmi innovative hanno preso parte alla III edizione di Iren Startup Award, il contest organizzato dal Gruppo Iren dedicato all’innovazione per la promozione di un modello di economia circolare e sostenibile, che si è volto oggi a Torino presso il Museo nazionale del Risorgimento. Il premio è stato assegnato ad Antifemo, startup italiana che ha sviluppato un processo di compostaggio rapido avanzato per la trasformazione di fanghi e scarti organici in fertilizzanti o combustibile solido secondario, e alla statunitense Ambri, che ha presentato innovative batterie a metallo liquido per lo stoccaggio di energia.

I due progetti vincitori riceveranno 15 mila euro di premio e la possibilità di avviare una collaborazione con il Gruppo Iren sul piano della sperimentazione, industriale o commerciale, del concept.

La premiazione fa seguito alla realizzazione di una Call4Circular, promossa da Iren insieme al Circular Economy Lab, partnership tra Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory: la call, il cui scouting è durato circa due mesi, si è concentrata in particolare nell’individuare quei progetti che potessero efficientare e ottimizzare il meccanismo di riciclo di flussi di materia, contribuire allo sviluppo delle nuove filiere (come terre rare, RAEE, metalli preziosi), o valorizzare i sistemi di gestione delle acque reflue e dei fanghi di depurazione. L’idrogeno e le tecnologie di accumulo sono altre due tematiche al centro di tantissimi idee e progetti aderenti.

Il contest ha raggiunto già alla III edizione un respiro internazionale: solamente il 55% delle start up e pmi aderenti è italiano. Hanno partecipato infatti realtà da tutta Europa (Gran Bretagna, la Germania, Lussemburgo, Olanda e Svezia) e anche dal resto del mondo. Il 5% dei progetti proviene da realtà israeliane, il 10% dall’Asia e Oceania.

Nel corso della giornata di oggi è stato assegnato anche il premio Call4Ideas, iniziativa lanciata da Iren Innovation lab, per mettere a fattore comune e valorizzare soluzioni e proposte innovative da parte dello stesso team di Iren. Tra gli oltre 150 progetti, sono stati premiate quattro idee innovative, che vanno dalle soluzioni per il monitoraggio dell’impatto del soiling sulle performance degli impianti fotovoltaici al progetto di un esoscheletro per ridurre lo sforzo collegato all’attività ripetuta di movimentazione manuale di carichi, dalla sensoristica avanzata per la rilevazione di umidità e allagamenti nelle sottostazioni del teleriscaldamento al progetto ‘Micro turbine Zero Head’, volto a salvaguardare la risorsa idrica nei territori di riferimento del Gruppo.

Per quanto riguarda il contest Call4Ideas si tratta di una vera esperienza formativa, in quanto i 20 partecipanti che hanno superato la prima selezione, sono stati coinvolti in un percorso di coaching e mentoring dedicati allo sviluppo e empowerment delle idee stesse.

“Le principali sfide dell’economia circolare – dichiara Luca Dal Fabbro, presidente del Gruppo Iren – sono legate allo sviluppo delle terre rare, all’ottimizzazione della gestione dell’acqua e alla valorizzazione e trasformazione dei rifiuti in energia. Il Gruppo Iren è attivo in tutti e tre i filoni attraverso investimenti e progetti che contribuiranno a rafforzare il primato del nostro Paese nel campo dell’economia circolare. Allo stesso modo siamo convinti che per riuscire a fare la differenza in questa partita, dobbiamo uscire dalla rete e, rafforzando il legame con le start up, con le università, con le pmi innovative, promuovere le nuove idee e accompagnare le eccellenze del Gruppo in un percorso di upgrading continuo. Con Iren startup award guardiamo con curiosità al futuro dell’energia e alle nuove sfide innovative che ci attendono e, in maniera interconnessa, riuscire a cogliere in anticipo i trend e la forza delle nuove tecnologie”.

A seguire i progetti finalisti degli Iren start up Awards.

Idrogeno: Hydro X nasce nel 2016 come spin-off di Yissum, la società di trasferimento tecnologico dell’Università Ebraica di Gerusalemme. La startup ha sviluppato una tecnologia di stoccaggio dell’idrogeno, che consente di immagazzinare e trasportare l’idrogeno in un vettore verde, non tossico, non infiammabile, non esplosivo, economico ed efficiente dal punto di vista energetico. La tecnologia brevettata utilizza il ciclo formiato-bicarbonato per immagazzinare e rilasciare idrogeno in un vettore organico liquido ecologico, ottenuto attraverso una reazione circolare catalitica che si basa sia sul catalizzatore che sul processo.

Energia: Ambri è stata fondata nel 2010 come spin-off del MIT da Donald Sadoway e David Bradwell. Ambri ha sviluppato batterie a metallo liquido per lo stoccaggio di energia stazionario a larga scala la cui composizione chimica comprende un anodo in lega di calcio fuso, un catodo in lega di antimonio solido e un elettrolita di cloruro di calcio a sale fuso. Ambri ha depositato brevetti riguardanti la struttura chimica, la progettazione e l’implementazione della tecnologia.

EnerVenue è una scaleup fondata nel 2010 con sede in California e specializzata nella produzione di soluzioni di stoccaggio energetico. EnerVenue sviluppa e produce moduli di batterie (Energy Storage Vessels) al nichel-idrogeno per l’accumulo stazionario su grid-scale. Le batterie al nichel-idrogeno sono state disegnate per applicazioni integrabili agli impianti di rinnovabili. Sono state collaudate in condizioni estreme (e.g applicazioni aerospaziali) per la loro lunga durata, ma l’alto costo dei materiali del catalizzatore ne ha ostacolato l’adozione commerciale. EnerVenue ha modificato i materiali utilizzati nella tecnologia delle batterie metallo-idrogeno per ridurre l’utilizzo di costosi catalizzatori e semplificare la progettazione della produzione.

Idrico: C-Green è una startup svedese fondata nel 2015 che ha sviluppato l’innovativo processo di trattamento fanghi OxypowerHTC, dato dalla combinazione di combustione idrotermale e ossidazione umida. Questa tecnologia permette di trasformare i fanghi di depurazione, di diversa natura, in Hydrochar, utilizzabile come fertilizzante o biocarbone. Dagli scarti del processo è inoltre possibile recuperare fosforo e ammoniaca. Il processo è energeticamente molto efficiente, poiché sfrutta il calore residuo dell’ossidazione umida per la carbonizzazione idrotermale.

Antifemo è una startup innovativa italiana fondata nel 2018 e propone un processo di compostaggio rapido avanzato (REC) adattabile a fanghi e scarti organici per il trattamento e la trasformazione in fertilizzanti o combustibile solido secondario. Questo sistema non necessita di pre-trattamenti e sfrutta un catalizzatore auto rigenerativo, adsorbito su un supporto inerte. il processo di fermentazione aerobica accelerato, che genera calore, lo rende termicamente autosufficiente.

InSensus Project è una startup italiana fondata nel 2015 che propone un set di sensori per numerose applicazioni, tra questi SuperMicron è un sensore brevettato per analizzare in tempo reale urti, deformazioni, anomalie e variazioni di pressione nelle tubature. Il sensore è crashproof, waterproof, prodotto in materiali compositi e si adatta a tutte le dimensioni e materiali delle tubature. La tecnologia è wireless, con una durata della batteria di 30 anni e frequenza di invio dati 20 minuti. I dati possono inoltre essere condivisi tramite LTE e un software proprietario permette di analizzare e visualizzare KPI specifici in base alle necessità del cliente.

Ambiente: Igl innovation foundry è una startup italiana fondata nel 2022 che ha brevettato a livello europeo e italiano un processo tecnologico innovativo per la denaturazione dell’amianto con l’obiettivo di valorizzare i materiali contenti amianto in materie prime seconde con applicazioni su più settori. La tecnologia consiste nel modificare la struttura cristallina dell’amianto utilizzando in input acido recuperato da scarti agro-industriali e recuperando in output al processo l’anidride carbonica e l’idrogeno emesse. La startup ha anche elaborato uno studio e business plan per uno prototipo mobile che consente di trasportare l’impianto direttamente ai siti d’interesse. I principali elementi chimici recuperati e valorizzabili in altri settori sono Mg, Ca, Ni, Al, Co2.

Polysecure è una pmi tedesca fondata nel 2009, che ha sviluppato un selezionatore di rifiuti in plastica ‘Sort4circle’’ che combina molteplici tecnologie di selezione e di etichettatura della plastica basata su marcatori infrared-to-visible-light fluorescent (Nir, marcatori fluorescenti) e macromolecole personalizzate. Il rilevatore di Sort4circle seleziona i rifiuti di plastica in un singolo step combinando insieme: Machine Vision, intelligenza artificiale (AI), Near infrared (Nir), marcatori, digital watermarks e il colore per la raccolta differenziata. Polysecure sta anche sviluppando due tecnologie di tracciamento con marcatori specifici per l’industria imballaggi e dell’automotive con progetti pilota attualmente in corso.

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