Autonomia: Zampa (Pd), ‘pediatri denunciano disparità sanitarie tra bambini Nord e Sud’
Roma, 18 giu. (Adnkronos) – “Non può cadere nel vuoto l’appello sottoscritto e diffuso oggi da tanti illustri pediatri perché venga corretta la riforma dell’autonomia che, così com’è, aumenterà ulteriormente e drammaticamente le disuguaglianze sanitarie”. Lo scrive in una nota la senatrice del Pd Sandra Zampa, capogruppo in commissione Affari Sociali, che aggiunge: “Da parlamentare in carica sento il dovere non solo di condividere le preoccupate parole con cui i pediatri denunciano le disparità sanitarie tra bambini e adolescenti di uno stesso Paese, ma di rivolgermi anche alla presidente del consiglio Giorgia Meloni per chiederle se non ritenga di intervenire sollecitando correzioni immediate e severe a norme che segneranno il futuro dei bambini in base al luogo di nascita e residenza”.
“Ci ricordano i pediatri – prosegue la parlamentare dem – che ‘attualmente un bambino che nasce nel mezzogiorno ha un rischio di morte nel primo anno di vita del 70% superiore rispetto a uno nato al nord’ e che ‘il rischio di povertà o esclusione sociale colpisce il 28,8% dei bambini e ragazzi sotto i 16 anni, con la massima incidenza nel Mezzogiorno (46,6%) e la minima nel Nord (18,3%). Al sud i bambini non hanno asili nido, mense scolastiche, palestre, scuole a tempo pieno, biblioteche, aree verdi e il Pnrr non riuscirà a ridurre le gravi disuguaglianze presenti nel Paese’”.
“Per queste ragioni – scrive ancora Zampa – mi rivolgo alla premier: può la presidente Meloni incontrare i pediatri e ascoltare le loro ragioni? O, in nome di un patto di scambio finalizzato a soddisfare Lega e leghisti, pensa sia accettabile una riforma che accorcia le aspettative di vita delle bambine e dei bambini che nascono e vivono nel sud Italia? Si può accettare che i bambini siano discriminati solo per essere nati in una regione del sud? Se Calderoli non può ascoltare i pediatri lo faccia Giorgia Meloni, madre prima che premier, come spesso ha voluto sottolineare”, conclude la senatrice.
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