Europee, risultati: Fratelli d’Italia primo partito sfiora 29%, Pd si avvicina con oltre 24%
(Adnkronos) – Fratelli d’Italia resta il primo partito tallonato dal Pd alle elezioni Europee 2024 mentre l’affluenza alle urne si ferma sotto al 50%. A votare sabato e domenica 8-9 giugno in Italia è stato il 49,69% degli aventi diritto, secondo i dati definitivi pubblicati dal Ministero dell’Interno. E con 61.451 su 61.650 sezioni scrutinate, il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni è al 28,80%, seguito dal Pd al 24,07%, mentre gli altri partiti si fermano sotto al 10%: M5S al 9,99%, Forza Italia al 9,62%, Lega al 9,01%, Alleanza Verdi e Sinistra al 6,72%. Sotto al 4%: Stati uniti d’Europa (3,76%), Azione – Siamo europei (3,34%).
“Penso che sia un risultato clamoroso e tutt’altro che scontato”, ha commentato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Mi pare che quello che si vede dai risultati è che i partiti di governo, in una congiuntura così complessa sul piano economico e internazionale, soffrono e l’Italia va totalmente in controtendenza con un risultato molto importante di Fratelli d’Italia e con un maggioranza che cresce complessivamente”, ha affermato.
“Lo considero politicamente molto importante, è una risposta che aspettavo e sono felice di aver avuto. Gli italiani ci chiedono di andare avanti, ci chiedono di continuare a fare il nostro lavoro, capiscono i colpi bassi, certi metodi e sono ancora più determinata oggi a fare quello che va fatto per la nazione migliorarne le condizioni”, ha aggiunto sottolineando che “tra i grandi Paesi europei l’Italia è il governo che esce più rafforzato. Una forza che dovremo essere bravi a utilizzare per portare a casa risultati per gli italiani”.
“Abbiamo voluto lavorare come se dovessimo scalare una montagna, ogni passo era un passo su un terreno solido. C’è stato un cambiamento del nostro Dna, abbiamo avuto tanti elettori giovani, come visto a Napoli. Abbiamo avuto in tutta Italia un grande risultato, in Sicilia siamo il primo partito”. Così Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, in conferenza stampa a Roma.
“Non voglio cercare consensi tra alleati, non risistemare i conti nel centrodestra, non siamo cresciuti a danno della Lega, che mi apre abbia avuto un risultato positivo”, ha poi aggiunto rispondendo a una domanda sulla competizione nel centrodestra con la Lega. “A livello europeo – ha ricordato – apparteniamo a famiglie diverse”.
“Il governo esce rafforzato” dalle elezioni Europeeper il segretario della Lega, vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini in via Bellerio, a Milano all’indomani dal voto. “Non cambiano gli equilibri di governo – ha assicurato – Quello che spero possa cambiare è la politica europea. Spero nel centrodestra anche in Europa. A questo lavoro e mercoledì sarò a Bruxelles”.
“Vannacci è stato contestato, vituperato da mezzo mondo e da solo ha superato mezzo milione di preferenze con un record al Nord Ovest e al Nord Est”, ha poi sottolineato aggiungendo: “Quando l’ho candidato dicevano che ero un fesso e che la base si sarebbe rivoltata – ha aggiunto – Ma questo mezzo milione di voti, che arrivano in buona parte da Lombardia e Veneto, arrivano dall’elettorato della Lega e non solo. Io gli ho dato la mia preferenza, ha una visione del mondo in buona parte vicina alla mia”.
“Il messaggio è chiaro, Giorgia Meloni stiamo arrivando”. Così la segretaria Pd Elly Schlein in conferenza stampa al Nazareno sul risultato dem alle elezioni Europee. “E’ una bella giornata per il Pd. Siamo il partito che cresce di più dalle politiche, 10 punti dai sondaggi dall’inizio dello scorso anno, 2 in più dalle europee del 2019, 7 punti in più al sud rispetto alle europee. La distanza da FdI si è assottigliata: da 2 milioni a un milione di voti”, ha sottolineato.
”Prendiamo atto di questo risultato deludente, molto deludente, potevamo sicuramente fare meglio”, ha commentato il leader del M5S Giuseppe Conte al comitato del M5s a Campo Marzio, commentando il risultato alle Europee. ”Faremo una riflessione interna per cercare di approfondire le ragioni di questo risultato che non è quello che ci aspettavamo”. “Il dialogo con le forze progressiste non dipende da un appuntamento elettorale”, ”sarà sempre più intenso man mano che dovremo assumerci la responsabilità di un’alternativa”, ha aggiunto sottolineando: “Nel complesso le forze progressiste hanno tenuto bene ma c’è da interrogarsi su un asse politico Germania-Francia che cambia. Cercheremo su un equilibrio difficile tra forze progressiste e conservatrici di far valere il nostro peso a favore di un’Europa progressista”.
“Niente, è andata male. Purtroppo la lista Stati Uniti d’Europa è rimasta fuori per pochissimo dal Parlamento europeo. Mi spiace molto e vorrei abbracciare i volontari che si sono spesi per questa idea: siete stati meravigliosi. La gratuità del vostro servizio allarga il cuore. Vorrei abbracciare uno a uno le migliaia di persone che hanno scritto il mio nome sulla scheda: sono davvero onorato di rappresentare comunque la speranza di tante persone anche se avrei preferito qualche voto in più alla lista”, ha scritto sui social Matteo Renzi. “Sono grato a Emma Bonino e a tutti i dirigenti politici che ci hanno creduto. Ma la politica è una grande scuola di vita anche quando non si vince. E dunque non riesco a essere triste cari amici. Perché sono molto convinto che fosse giusto fare questa proposta, in questo momento: al mondo impazzito di oggi servono gli Stati Uniti d’Europa ed è stato bello affermare le ragioni di un sogno controcorrente. Abbiamo lottato, abbiamo espresso idee nelle quali crediamo, ci siamo messi in gioco. Non abbiamo fatto il quorum, che peccato. Ma non smetteremo oggi di lottare per questa idea di Europa, l’unica nella quale l’Italia può giocare un ruolo da protagonista. Troveremo i modi per insistere sulla battaglia culturale e valoriale per un’Europa diversa”, ha assicurato il leader di Italia viva.
“Sul risultato italiano pesa l’assurda rottura del Terzo Polo: potevamo avere sette parlamentari europei riformisti, insieme. E invece sono zero. Che follia. Ma i cittadini hanno scelto e i cittadini hanno sempre ragione: auguro agli eletti di onorare l’impegno a Strasburgo facendo loro i complimenti più sinceri. Noi, dal Parlamento italiano e dai nostri ruoli di responsabilità, continueremo a fare la nostra parte col sorriso di chi sa che è meglio rischiare e perdere un’elezione che vivacchiare e perdere una sfida. Siamo fatti così – noi uomini nell’arena, avrebbe detto Roosevelt – e non cambieremo mai, per nulla al mondo. Viva gli Stati Uniti d’Europa! Buona notte, cari amici”, ha concluso Renzi.
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