Musetti in finale al Queen’s, Thompson battuto in 3 set
(Adnkronos) – Lorenzo Musetti in finale al torneo Atp del Queen’s. Il 22enne azzurro, numero 30 del ranking, in semifinale sconfigge l’australiano Jordan Thompson, per 6-3, 3-6, 6-3 in 2 ore e 20 minuti.
Musetti, alla prima finale dell’anno in un torneo Atp, va a caccia del terzo titolo della carriera nell’appuntamento che rappresenta l’antipasto di Wimbledon.
Contro l’australiano Jordan Thompson è stato “uno dei match più duri di questa settimana. Lui ha giocato a un livello eccezionale soprattutto nel secondo set. Alla fine è stata molto dura, ne sono uscito giocando degli ottimi colpi e il break ottenuto mi ha dato la fiducia per chiudere. E’ stato quello il momento chiave: avevo avuto già tante occasioni ed alla fine ce l’ho fatta”, ha detto Musetti. “E’ bellissimo essere in finale in un torneo ed in un circolo come il Queen’s che ha una storia tanto importante”.
Musetti parte col piede sull’acceleratore: break al secondo game e primo strappo (3-0) nel match. L’azzurro, avanti 4-1, ha a disposizione altre 2 palle break per ipotecare definitivamente il primo set: Thompson, nonostante un servizio a corrente alternata, si salva (4-2). Il settimo game è la chiave del parziale: Musetti, sotto 15-40, risale la china e si assicura il 5-2 cancellando due pesantissime palle break. Nel successivo turno di battuta, il toscano completa l’opera e chiude il set 6-3 in 40′.
Il secondo set parte in salita: Musetti paga a caro prezzo il primo vero passaggio a vuoto e cede il servizio nel secondo game (0-2) e sparisce dalla partita (0-5). L’azzurro si riaccende e rende il passivo meno severo, ma Thompson si prende il secondo set per 6-3 dopo 1h25′ e il verdetto è rinviato alla terza partita.
Musetti esce bene dai blocchi del terzo set, ma spreca due preziose palle break nel secondo game. Il copione si ripete nell’ottavo game: altre tre palle break per il toscano, altre tre chance evaporate. Musetti è bravo a creare la quarta occasione nel game e il break arriva (5-3). È lo strappo decisivo, l’azzurro non trema e chiude i conti: 6-3 e finale.
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