Oltre 80 grandi ospedali fanno rete, ‘costruire Ssn del futuro’
Roma, 25 mag. (Adnkronos Salute) – Oltre 80 strutture pubbliche e private collegate per la seconda edizione dell’evento ‘I grandi ospedali’, oggi all’Università Tor Vergata di Roma. Un appuntamento che “nasce dalla sinergia tra Policlinico Tor Vergata e Policlinico Sant’Andrea. Alla fine, da una serie di laboratori discenderanno dei documenti operativi che saranno dati al ministero della Salute. La sfida è costruire il futuro del Servizio sanitario nazionale e lavorare in maniera appropriata organizzando bene tutti i setting”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Giuseppe Quintavalle, direttore generale della Fondazione Policlinico Tor Vergata e commissario straordinario Asl Roma 1.
“La sanità pubblica – sottolinea – sta affrontando un momento delicatissimo. Il confronto con la sanità privata a volte non regge e dobbiamo assolutamente, per l’interesse della presa in carico del paziente, far sì che i grandi ospedali entrino nel territorio e facciano il lavoro di complessità proprio dei grandi ospedali rispetto alle altre strutture più picciole in una sinergia agonistica. Ma il concetto è che il paziente deve essere seguito dal territorio prima di arrivare nel pronto soccorso del grande ospedale e magari per motivi inappropriati”.
“Spero che in questa edizione” de ‘I grandi ospedali’ “ci sia una fattiva integrazione tra i vari attori – auspica Quintavalle – perché il sistema integrato funziona solo se tutti gli attori concorrono a suonare la stessa musica, altrimenti non riusciremo mai a risolvere molti dei problemi della nostra sanità. Se non risolviamo il problema dei rapporti tra medicina generale e nuove linee operative verso gli Ospedali di comunità, le Case della salute, ospedali piccoli, medi e grandi, avremo sempre un ‘tallone d’Achille’. Bisogna lavorare sulla medicina predittiva, sulle indagini e le prescrizioni che devono partire dal medico di territorio. Confrontarci su tavoli di lavoro e laboratori, dedicati anche allo sviluppo dell’intelligenza artificiale e della robotica. Ritengo sia fondamentale”.
‘I grandi ospedali’ “è un importante progetto – evidenzia Daniela Donetti, direttrice generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea – nel quale la condivisione di tante componenti specialistiche manageriali e tecniche si confrontano con l’obiettivo di creare una grande contaminazione di idee e valori sugli aspetti di forte innovazione che riguardano la sanità. In questa seconda edizione abbiamo proseguito nel tragitto già tracciato lo scorso anno a Firenze per continuare a discutere sui molti dei temi qualificanti già approcciati nella scorsa edizione. Tanti i professionisti del settore e i direttori generali che partecipano ai laboratori previsti non solo come ‘discussant’, ma come portatori della loro cultura manageriale. Un momento dunque di condivisione e contaminazione culturale: l’unica attraverso cui noi cresciamo. Grandi ospedali rappresenta quindi una grande occasione per parlare di ricerca, modelli organizzativi, percorsi clinico-assistenziali e di come la tecno-struttura all’interno delle nostre aziende deve modificarsi per rispondere in modo competente, veloce e proattivo ai grandi cambiamenti che la tecnologia ci sta ponendo”.
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