Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Salute, Ficarra (Siu): “Alla prima perdita di urina rivolgersi all’urologo”

2 Luglio 2024

Roma, 2 lug. (Adnkronos Salute) – “Alla prima perdita di urine, una spia che dovrebbe far riflettere sulla situazione anormale, è bene rivolgersi immediatamente all’urologo. Vale per gli uomini come per le donne, le più colpite dall’incontinenza urinaria. Il sintomo va approfondito e discusso con lo specialista che valuterà le cause che la determinano e il tipo di trattamento su misura per ciascun paziente”. Così all’Adnkronos Salute Vincenzo Ficarra, professore ordinario di Urologia e direttore della Cattedra di Urologia presso l’Università degli Studi di Messina, in occasione della Giornata nazionale dell’urologia promossa dalla Società italiana di urologia (Siu) e che si celebra oggi.

A scatenare l’incontinenza urinaria sono diversi motivi. “Nel caso si tratti di una perdita di urine che dipende da iperattività della vescica, questa iperattività può essere trattata con i farmaci – spiega Ficarra che è anche responsabile dell’Ufficio scientifico Siu – Abbiamo a disposizione gli anti-muscarinici o i Beta-3 agonisti, farmaci in grado di controllare la funzionalità della vescica”. Un’altra causa dell’incontinenza urinaria “nelle donne – sottolinea lo specialista – può dipendere dal deficit dello sfintere, in genere accade dopo una gravidanza o è dovuto al prolasso degli organi uro-genitali. In tal caso procediamo con interventi chirurgici mininvasivi, così da consentire alle donne di ripristinare la loro continenza”. Ci sono, inoltre, cause dovute alle fistole: “Si possono verificare comunicazioni anomale tra vescica e vagina che determinano l’incontinenza. Anche in questo caso procediamo con l’intervento chirurgico”. Negli uomini, invece, la perdita di urina può essere “la conseguenza di interventi chirurgici per tumori o patologie benigne. Anche in questo caso la soluzione è l’intervento chirurgico mininvasivo, fino al posizionamento dello sfintere artificiale”.

Per evitare l’uso di pannoloni, che ha anche un costo economico per i pazienti, “abbiamo le terapie farmacologiche che però sono tutti a pagamento e vanno a pesare sulle tasche di 5 milioni di persone, tanti ufficialmente sono gli con incontinenza urinaria – conclude Ficarra – ma è un dato per difetto, sottostimato perché in molti per pudore non si rivolgono al medico, non ne parlano con l’esperto. Occorre lavorare di più per far emergere questo sommerso”.

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

L’inclusione secondo i pazienti, a Roma mostra tra parole e immagini

28 Maggio 2025
Roma, 28 mag. (Adnkronos Salute) – Solidarietà per aiutare, insieme si vince, apertura verso l’al…

Malattie rare, Lupi (Amare): “Inclusione fa sentire paziente a suo agio ovunque”

28 Maggio 2025
Roma, 28 mag. (Adnkronos Salute) – “L’inclusione nelle malattie rare è essenziale per far sentire…

Malattie rare, pazienti: “Sfida per inclusione è presa in carico sul territorio”

28 Maggio 2025
Roma, 28 mag. (Adnkronos Salute) – “Parlare di inclusione in un Paese che ha il Titolo V della Co…

Malattie rare, psicoterapeuta: “L’inclusione fa sentire meno soli e rari i pazienti”

28 Maggio 2025
Roma, 28 mag. (Adnkronos Salute) – “Con il progetto ‘Ridefiniamo l’inclusione: parole e immagini …

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI