Esteri

Kim Jong-un ha vietato di ridere per undici giorni ai suoi cittadini. Una decisione che ci ricorda quanto preziosa sia, in democrazia, la satira e la libertà di dissacrare tutto.

Il trentacinquenne Gabriel Boric è stato eletto nuovo presidente del Cile dopo aver vinto il ballottaggio con il 55,8% dei voti ma il Parlamento resta diviso. Boric è appoggiato da una minoranza parlamentare.

Erdoğan abbassa per la quarta volta consecutiva i tassi di interesse della Banca centrale turca. Dietro la maschera di una particolare visione economica, si cela una manovra politica in vista delle elezioni e a scapito della popolazione.

Sono molti gli italiani che vivono in Inghilterra ad aver deciso di non tornare: troppe restrizioni, troppo alti i costi e troppi i rischi.  A Londra intanto ci si prepara alle feste: dopo lo scandalo della festa al N.10 Boris Johnson non può dire nulla.

Per  Putin “il futuro dell’Ucraina deve essere deciso dai suoi cittadini”. Se così è, perché imporre dall’esterno limite alle sue alleanze, mettendo il Paese al centro di negoziati?

In Libia crescono tensioni e scontri interni in vista delle elezioni del 24 dicembre. Italia e Francia si giocano molto: perdere la scommessa in Libia significherebbe mostrare una grande debolezza politica.

Smentita la retorica del regime di apartheid. Secondo un sondaggio d’opinione il 93% dei palestinesi a Gerusalemme preferisce vivere in Israele.

Friedrich Merz, al terzo tentativo di conquistare la guida della Cdu, non dovrebbe fallire. Merz però è quanto di più lontano possa esserci dall’idea di Cdu perseguita da Angela Merkel.

Nella Repubblica popolare cinese c’è ancora una parte di popolazione sotto la soglia di povertà. Per questo motivo Pechino sta investendo in maniera massiccia su progetti a medio e lungo termine non solo nel proprio territorio.

Immigrazione irregolare, l’Ue prenda atto che si tratta di un problema di confini. I centri per i rimpatri e il bisogno di cambiare Schengen.

Ad Austin, nel Texas, un gruppo di intellettuali ha dato vita ad un’Università per tutelare la libertà di pensiero ed espressione contro il politically correct e la cancel culture dei giorni nostri.

Il Summit per le democrazie promosso dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden non è un semplice summit e non deve essere sottovalutato. In ballo c’è molto.