L’Italia de La Ragione

È necessario ratificare la riforma del Mes subito, senza inutili messinscena, essendo l’Italia il paese europeo con il maggior debito pubblico.

Nel giorno in cui cui la luce in fondo al tunnel diventa un faro, molti italiani quasi non la vedono, inevitabilmente abbagliati dalla guerra di Putin.

In Francia si sperimenta il controllo automatico dell’inquinamento acustico. In Italia, anche se le leggi non lo permetterebbero, c’è chi sgasa indisturbato, molestando gli altri e inquinando di più. Tanto nessuno glielo fa notare.

Non è con punizioni esemplari che si educano i giovani. Il caso di Claudio Mandia che si è tolto la vita in un college di NY dopo essere stato scoperto a copiare, come quello della ginecologa Sara Pedri devono essere un monito per “chi sta sopra”.  

Stabilire se uscire per compere con mille o duemila euro in tasca o guerreggiare se il Green Pass vada abolito l’1 o il 2 maggio dilania una maggioranza che ha perso coscienza di sé e dei suoi compiti.

Mentre l’Italia si riscattava dai sacrifici del secondo dopoguerra, la televisione realizzava un programma dal titolo “Non è mai troppo tardi”, condotto dal maestro Alberto Manzi. Una pietra miliare andata in onda dal 1960 fino al 1968, e che ha alfabetizzato più di un milione di italiani.

Nonostante la Gran Bretagna sia fuori dall’Unione europea, si muove in sintonia con i suoi Stati membri per contenere la voglia di potenza di Putin. Boris Johnson ha infatti annunciato due prese di posizione per punire Mosca.

I segnali di ieri sono confortanti, ma non sufficienti. La reazione scomposta russa all’annuncio dello stop al nuovo gasdotto NordStream fra Russia e Germania, testimonia la sorpresa per la presa di posizione di Scholz.

Affrontare la legge sul fine vita. Supporre che il valore della vita sia sentito solo da una fede e non dall’altra o dai privi di fede, è dissennato. Inutile issare bandiere, conta legiferare quel pragmatismo umano che da sempre s’aggira negli ospedali.

Il matrimonio da favola tra Francesco Totti e Ilary Blasi sembra giunto al termine. Un’ulteriore occasione per ricordarci che i social non sono la realtà (e viceversa).

Il fenomeno delle baby gang non deve essere sottovalutato ma affrontato in modo tempestivo e strutturale, tenendo conto delle caratteristiche ormai identiche in ogni città italiana.

Don Matteo Selmo, co-parroco di Lonato del Garda (BS), per la sua omelia ha ripreso alcuni passaggi delle prime tre canzoni classificate a Sanremo. Ogni epoca ha i suoi linguaggi, per riscoprire la fede basta davvero il Festival?