Politica

Il 25 maggio 1992 viene eletto Oscar Luigi Scalfaro, un anticomunista. Nessuno avrebbe previsto che sarebbe stato proprio lui a far nascere il primo governo presieduto da un comunista.

Sono tre donne, moderate, di centrodestra e anti-sovraniste tra le principali figure ai vertici dell’Unione europea: Roberta Metsola, Ursula von der Leyen e Christine Lagarde. L’avanzata del riformismo femminile e moderato nei gangli del potere.

A quattro giorni dalle votazioni per il Colle non c’è un nome, ma la partita per il futuro del Paese si decide a Palazzo Chigi.

L’onorevole Cecilia D’Elia vince le elezioni suppletive per il collegio Roma 1 con un’affluenza minima, formata dalle solite minoranze cittadine, e una concorrenza praticamente inesistente.

Con un anticipo esagerato sulla data del primo voto (24 gennaio) per scegliere il nuovo presidente della Repubblica, la politica italiana ha iniziato a blaterare all’infinito. Bisognerebbe (ri)scoprire il valore del silenzio.

L’ex presidente Jacob Zuma ha ancora moltissimo potere in Sudafrica. Lui e la sua famiglia stanno distruggendo tutto ciò di buono costruito da Mandela e De Clerk. Ribaltano le leggi a proprio favore mentre dilagano disordini e criminalità.

I partiti politici sembrano non accorgersi della necessità di ridurre i debiti pubblici del nostro Paese e soprattutto dell’importanza del Mes. Temi dolorosi ma necessari da affrontare.

Ci sono geni letterari che hanno scelto il lato sbagliato della Storia per aver condiviso ideologie criminali. In Italia è il caso di Ezra Pound, che continua a subire una sorte peggiore: quella di vedere il suo nome associato a Casa Pound.

Le nomine dei magistrati spettano al Csm, le cui decisioni sono insindacabili. Per questo, è folle supporre di addossare al solo Palamara la responsabilità di anni e anni di lottizzazione spartitoria fra correnti politicizzate di magistrati.

Trump riprende a comiziare rendendo i social terreno fertile per argomentazioni senza confronto, dove l’algoritmo favorisce esclusivamente chi la pensa come noi.

Giovanni Leone fu Presidente della Repubblica dal 24 dicembre 1971 al 15 giugno 1978. Fine giurista, sfortunato nella scelta delle frequentazioni, fu costretto poi alle dimissioni a causa delle troppe pressioni.

Andrea Pamparana ci restituisce i retroscena di una delle pagine più controverse della nostra storia contemporanea: l’inizio dell’era Tangentopoli e Mani Pulite, culminata il 15 dicembre 1992 con la consegna della busta gialla al “cinghialone”, nome in codice di Bettino Cr…