
Aerei italiani in difesa dei cieli polacchi
Aerei russi diretti verso i confini di Varsavia, scatta l’allarme Nato di difesa aerea europea. Intervenuti due cacciabombardieri italiani F-35
| Esteri
Aerei italiani in difesa dei cieli polacchi
Aerei russi diretti verso i confini di Varsavia, scatta l’allarme Nato di difesa aerea europea. Intervenuti due cacciabombardieri italiani F-35
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Aerei russi diretti verso i confini di Varsavia, scatta l’allarme Nato di difesa aerea europea. Intervenuti due cacciabombardieri italiani F-35
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Aerei russi diretti verso i confini di Varsavia, scatta l’allarme Nato di difesa aerea europea. Intervenuti due cacciabombardieri italiani F-35
Cronache dal cielo, in tempi di invasione russa dell’Ucraina. Due cacciabombardieri italiani F-35 hanno preso il volo da una base in Polonia per intercettare e far rientrare degli aerei russi che si erano avvicinati, senza alcun avvertimento, al limite del confine polacco. A far scattare l’allarme è stato il comando Nato di difesa aerea europea: due aerei Sukhoi, velivoli militari di Mosca, si stavano infatti dirigendo verso i confini di Varsavia. I jet supersonici non avevano comunicato un piano di volo e non avevano contattato il controllo del traffico aereo; insomma, si sarebbe trattato di una vera e propria intrusione in una zona attraversata da velivoli civili.
La sfida fra aerei italiani e russi sul Mar Baltico si è consumata la settimana scorsa ma è stata resa nota soltanto dopo. La Nato ha tenuto a sottolineare che i piloti sono stati molto professionali e che quindi non si è consumato nessun incidente. La cronaca di questo episodio ricorda però a chi ne avesse ancora bisogno (non certo a noi de “La Ragione”) un paio di cose. La prima: l’Italia, il cui sostegno alla libertà dell’Ucraina è chiaro sin dall’inizio dell’invasione russa, ha un ruolo nell’Alleanza. La seconda: l’invasione russa dell’Ucraina ha riportato una guerra novecentesca nel cuore del Vecchio Continente. Ed è questo che pure i pacifisti più incalliti, che criticano il sostegno occidentale e italiano a Kiev, non dovrebbero minimizzare rispetto alle scelte di guerra compiute da Putin.
Di Jean Valjean


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