Hezbollah con Hamas, attacco a Israele su due fronti
Gerusalemme – Dal Libano Hezbollah continua a minacciare di voler aprire il fronte Nord della guerra con Israele
| Esteri
Hezbollah con Hamas, attacco a Israele su due fronti
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Gerusalemme – Dal Libano Hezbollah continua a minacciare di voler aprire il fronte Nord della guerra con Israele
Gerusalemme – Dal Libano Hezbollah continua a minacciare di voler aprire il fronte Nord della guerra con Israele. In questi giorni Hashem Safieddine, capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah, ha detto che le intenzioni del movimento sciita sono di invadere i villaggi israeliani che confinano con il Libano, cercando di ripetere l’attacco di Hamas. «Le immagini dell’invasione [da parte di Hamas] degli insediamenti protetti e fortificati così come dell’uccisione e della cattura di un gran numero di persone sono state umilianti [per Israele]… Immaginate come si sentirà Israele quando queste immagini si ripeteranno. Questa volta però su una scala decine di volte più grande, con attacchi provenienti dal Libano e da tutte le aree confinanti con la Palestina occupata. Che ne sarà allora di quella crescita cancerosa chiamata Israele? Quando parlavamo della distruzione di Israele alcuni dicevano che eravamo deliranti. Oggi, invece, si sono rivelate vere le parole dello stimato leader supremo, l’imam Khamenei, che ha detto che metteremo presto fine a questa entità saccheggiatrice» ha ribadito Safieddine, che poi ha aggiunto: «Assisteremo a un diluvio dell’intera nazione [islamica] che affonderà non soltanto gli insediamenti intorno a Gaza ma l’intera entità sionista».
Habib Fayyad, un noto esperto di geopolitica affiliato a Hezbollah, ha poi detto che in Israele non ci sono “civili” ma che tutta la popolazione è un target militare. Quando l’intervistatrice ha chiesto se anche le donne e bambini israeliani devono essere colpiti, Fayyad ha risposto: «Tutti gli ebrei. Se si tratta di un bambino di cinque anni, magari si può mettere in un asilo nido… Ma quello che voglio dire è che ogni ebreo che è venuto in Palestina è parte della struttura militare di Israele».
La popolazione libanese non è però contenta della posizione presa da Hezbollah. Il Paese, che versa in una grave crisi economica, non si può permettere di entrare in una guerra che porterebbe il Libano all’“Età della pietra”, come ha detto il Ministero della Difesa israeliano. Il primo ministro ad interim libanese Najib Mikati e il ministro degli Esteri Abdallah Bou Habib hanno addirittura avvertito che il Libano non vuole che Hezbollah venga coinvolto nell’attuale guerra.
Allo stesso modo Ali Hamada, noto editorialista del quotidiano libanese “Al-Nahar”, ha invitato le forze armate libanesi a impedire qualsiasi tentativo da parte di Hezbollah di unirsi alla lotta contro Israele. «È vero che l’operazione portata a termine da Hamas lo scorso sabato mattina non ha precedenti. È vero che entrerà negli annali della storia militare globale e verrà insegnata nelle accademie militari come un modello qualitativamente unico in termini di pianificazione, esecuzione e successo tattico. È anche vero che l’attacco ha danneggiato Israele nel profondo della sua anima, perché ha colpito la società, l’intero Paese, l’esercito e gli apparati di sicurezza. Ma è anche vero che il Libano non è interessato a una lotta armata con Israele o con qualsiasi altro [Paese]. Pertanto è importante che Hezbollah capisca che non deve commettere errori e intervenire nella guerra in alcun modo, in modo da non coinvolgere e mettere a rischio il Libano e i libanesi» ha scritto Hamada nel suo editoriale. In molti dicono che non è il segretario generale di Hezbollah a decidere se il movimento sciita entrerà in guerra, ma lo stesso leader supremo iraniano. Si dovrà quindi aspettare e vedere se, dopo Gaza, Teheran vorrà sacrificare anche il Libano.
Di MEMRI – Middle East Media Research Institute
Traduzione di Anna Mahjar-Barducci
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