app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
Caccia italiani aerei russi Baltico

I caccia italiani e gli aerei russi nel Mar Baltico, non c’è pace neppure sopra il cielo

Non c’è pace neppure sopra il cielo. La notizia è da brividi e riguarda i caccia italiani e la doppia intercettazione di aerei russi nel Mar Baltico

|

I caccia italiani e gli aerei russi nel Mar Baltico, non c’è pace neppure sopra il cielo

Non c’è pace neppure sopra il cielo. La notizia è da brividi e riguarda i caccia italiani e la doppia intercettazione di aerei russi nel Mar Baltico

|

I caccia italiani e gli aerei russi nel Mar Baltico, non c’è pace neppure sopra il cielo

Non c’è pace neppure sopra il cielo. La notizia è da brividi e riguarda i caccia italiani e la doppia intercettazione di aerei russi nel Mar Baltico

|
|

Non c’è pace neppure sopra il cielo. La notizia è da brividi e riguarda i caccia italiani e la doppia intercettazione di aerei russi nel Mar Baltico

Non c’è pace neppure sopra il cielo. La notizia è da brividi, visti i venti di guerra che soffiano per il mondo. Nelle ultime ventiquattro ore gli Eurofighter dell’Aeronautica militare italiana, schierati nella Task Force 4th Wing (operativa nella base polacca di Malbork), hanno effettuato una doppia intercettazione di aerei russi nel Mar Baltico. L’allarme che ha portato all’intervento è stato lanciato dal centro di comando Nato con sede a Uedem (in Germania). Una volta identificati i velivoli, gli F-2000 italiani hanno fatto rientro a Malbork. 

L’episodio è il sintomo d’una tensione ma anche di una pressione, crescente, che la Russia sta muovendo verso e contro l’Occidente e che non risparmia il cielo, non risparmia il mare (si pensi alla presenza di navi russe nel Mediterraneo) e neppure la terra, visto che la guerra di aggressione in Ucraina non si ferma. Non si tratta certo di farsi saltare i nervi ma semmai di utilizzare la ragione come strumento di deterrenza e per evitare il peggio. 

Le due cose non sono affatto in contraddizione ma piuttosto complementari. Vediamo perché. Un eccesso di arrendevolezza davanti ai muscoli mostrati da Putin sarebbe oggi un harakiri per il mondo libero. Detto questo, è evidente che non mostrarsi molli per le democrazie non è provocazione ma deterrenza necessaria e razionale. Un equilibrio di ruvidezze da far arrivare a Mosca, per spiegare che l’Occidente non è molle. È libero. E pronto a proteggere le proprie libertà.

di Jean Valjean

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Tregua a Gaza, Ben Gvir e i suoi lasciano il governo. Netanyahu parla alla nazione alle 19:30 e incalza Hamas

18 Gennaio 2025
Tregua ancora in bilico: Netanyahu accusa Hamas di non aver comunicato i nomi degli ostaggi da l…

Il governo israeliano approva il cessate il fuoco. I mediatori del Qatar: «Tregua da domani alle 8:30»

18 Gennaio 2025
Con un voto finito 24 a 8, il governo israeliano ha approvato l’accordo per il cessate il fuoco …

Trump spedisce Rambo a Hollywood

18 Gennaio 2025
Donald Trump ha scelto Rambo come suo inviato speciale per rendere Hollywood di nuovo grande. E …

Per la pace serve realismo

18 Gennaio 2025
La pace si costruisce nella realtà, non nei sogni. Altrimenti si è soltanto dei paciosi, dei bon…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI