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Il folle azzardo di Trump e l’incubo dell’America

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Il folle azzardo di Trump e l’incubo dell’America. Una terribile partita a carte scoperte, sul piatto c’è la sopravvivenza dell’idea stessa degli Usa

Il folle azzardo di Trump e l’incubo dell’America

Il folle azzardo di Trump e l’incubo dell’America. Una terribile partita a carte scoperte, sul piatto c’è la sopravvivenza dell’idea stessa degli Usa

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Il folle azzardo di Trump e l’incubo dell’America

Il folle azzardo di Trump e l’incubo dell’America. Una terribile partita a carte scoperte, sul piatto c’è la sopravvivenza dell’idea stessa degli Usa

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Quello che sta accadendo nelle strade americane ci riguarda tutti. Perché coinvolge la più grande democrazia del mondo. Intesa come modello e punto di riferimento secolare, identificata sopra ogni altra cosa proprio dall’infinito flusso di migranti da ogni angolo della terra.
Spinti da una promessa di vita migliore e – perché no – di ricchezza, ma prima di tutto di libertà, democrazia e progresso.

L’idea stessa che un presidente americano potesse schierare le forze armate nelle strade del suo Paese senza alcun motivo reale e basandosi solo su una spaventosa “chiamata alle armi” di parte contro nemici immaginari, invasioni inesistenti, città messe a ferro e fuoco unicamente nei suoi tweet e discorsi incendiari sarebbe risultato oltre qualsiasi immaginazione. Fino a ieri.

Trump usa un lessico prossimo a quello di Franklin Delano Roosevelt all’indomani di Pearl Harbor, senza curarsi dell’evidente assurdità della cosa.

I toni in risposta usati dal governatore della California Gavin Newsome sono stati di una drammaticità senza precedenti. Abbiamo guardato e riguardato il suo breve intervento pronunciato con volto severo e tirato, gli occhi lucidi di commozione e arrossati dal pianto trattenuto: parole ultimative in difesa della sovranità degli Stati e in ultimo della democrazia, pronunciate con un senso di urgenza mai visto nella storia moderna degli Usa.

Sia chiaro: fra chi protesta ci sono violenti e questo è ciò che avviene da sempre negli Stati Uniti in situazioni simili. È altrettanto chiaro che l’immigrazione clandestina o irregolare negli Usa ha raggiunto numeri spaventosi, trasformandosi in fenomeno endemico. L’idea stessa di “clandestino” è ben diversa che da noi: parliamo spesso di famiglie residenti da anni, che pagano anche un bel po’ di tasse.

Accomunarli tutti a dei criminali da deportare a Guantanamo è un’altra delle follie di questa catena.
Trump ogni giorno aumenta le forzature, chi si oppone, a cominciare dal Partito democratico, corre il gigantesco rischio di fare il suo gioco, alzando di continuo il livello dello scontro.
È una terribile partita a carte scoperte e sul piatto c’è la sopravvivenza dell’idea stessa di Stati Uniti d’America.

Di Fulvio Giuliani

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