Insoddisfatto del ritorno al Manchester United e tradendo il ‘suo’ Real Madrid, un Cristiano Ronaldo sempre più irrequieto si offre al Barcellona. In Catalogna trova il nemico di sempre, Gerard Piqué, che ha da poco acquistato un’emittente radiofonica alla quale impone di trasmettere 24 ore al giorno solo canzoni della moglie, la star colombiana Shakira. Il tutto mentre la squadra di basket di Bilbao, sensibile agli obiettivi dell’agenda 2030, decide di calcolare il tempo di possesso palla con un’enorme clessidra invece del dispendioso cronometro elettronico.
Sono alcuni dei falsi scoop con cui si è svegliata due giorni fa la Spagna, celebrando come ogni anno il día de los inocentes, versione alternativa del ‘pesce’ che nel resto del mondo sguazza il 1 aprile. L’origine della tradizione non è chiara ma sulla scelta della data c’è poco da ridere: è il giorno in cui la Chiesa cattolica commemora la strage dei minori di due anni, sbrigativa strategia con cui re Erode pensava di archiviare il critico dossier della nascita di Gesù.
L’iniziativa, praticata anche in molti Paesi dell’America latina, rimane comunque goliardica, anche perché l’effetto sorpresa – allenati come siamo al bombardamento di fake news, smentite, illazioni e titoli approssimativi – oggi è più difficile da raggiungere.
Nel passato però, le inocentadas rischiavano di fare più vittime: un ardito fotomontaggio del 1905 che immortalava il crollo di un viadotto a Madrid, l’annuncio del governo che proibiva l’uso del grassetto in tipografia per risparmiare sull’inchiostro o la decisione di annullare il 12-1 con cui la nazionale spagnola di calcio batté Malta, conquistando l’accesso agli Europei del 1984.
Tra i colpi più sensazionali si ricorda quello realizzato da “Abc” nel 1979, nel pieno della crisi energetica legata alla rivoluzione iraniana. La testata di Madrid pensò bene di avvertire i lettori che l’Opec aveva deciso di vendere greggio alla Spagna a un dollaro e 62 centesimi al barile, contro i 24 dollari fissati nel 1973. L’indomani per “Abc” fu il giorno del trionfo: «L’ambasciata dell’Arabia Saudita a Madrid si è messa in contatto con la redazione per interessarsi al fatto», facendo sapere che era «in attesa urgente che il governo confermasse via telex la riduzione».
di Raffaele Bertini
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