Il Regno Unito ritorna nell’Erasmus
Il Regno Unito rientra nel programma Erasmus+: è questa la (bella) notizia che segna un piccolo ma significativo passo in avanti nella relazione (e nel dialogo) Londra-Bruxelles
Il Regno Unito ritorna nell’Erasmus
Il Regno Unito rientra nel programma Erasmus+: è questa la (bella) notizia che segna un piccolo ma significativo passo in avanti nella relazione (e nel dialogo) Londra-Bruxelles
Il Regno Unito ritorna nell’Erasmus
Il Regno Unito rientra nel programma Erasmus+: è questa la (bella) notizia che segna un piccolo ma significativo passo in avanti nella relazione (e nel dialogo) Londra-Bruxelles
Il Regno Unito rientra nel programma Erasmus+: è questa la (bella) notizia che segna un piccolo ma significativo passo in avanti nella relazione (e nel dialogo) Londra-Bruxelles. Il ritorno diventerà ufficiale a partire dal gennaio 2027. Si tratta certamente di un importante riavvicinamento che tenta di limitare gli enormi danni creati dalla Brexit cinque anni or sono. Tale accordo riporta al centro dell’attenzione i giovani: l’Erasmus+ infatti è senza alcun dubbio una delle esperienze più importanti per la formazione, la socializzazione e la crescita personale delle nuove generazioni.
Il valore di questa intesa va ben oltre l’aspetto tecnico: ha un significato politico ma soprattutto culturale. È una forma di cauta riconciliazione fra Londra e Bruxelles che riconosce come alcuni legami non possano essere recisi improvvisamente da una (discutibile) scelta referendaria. I numeri aiutano a capire la portata del ritorno Uk nel programma Erasmus+: secondo quanto riferito dal governo britannico, nel Regno Unito oltre 100mila persone potrebbero beneficiare di tale rientro già nel solo primo anno. «L’adesione all’Erasmus+ rappresenta una vittoria importante per i nostri giovani ed elimina gli ostacoli frapposti all’allargamento dei loro orizzonti» ha dichiarato Nick Thomas-Symonds, il ministro Uk per i rapporti con l’Ue. Parole che fanno comprendere un qualcosa che dovrebbe rimanere impresso nella mente di tutti: la cultura non può e non deve avere confini.
di Filippo Messina
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