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Tunnel Hezbollah Unifil

Il tunnel di Hezbollah a pochi metri dalla base Unifil – IL VIDEO

Una botola d’ingresso a un tunnel che porta alla rete sotterranea scavata da Hezbollah in Libano; il tutto, a pochi metri dalla base Unifil. È quanto (di)mostrano in video i militari israeliani

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Il tunnel di Hezbollah a pochi metri dalla base Unifil – IL VIDEO

Una botola d’ingresso a un tunnel che porta alla rete sotterranea scavata da Hezbollah in Libano; il tutto, a pochi metri dalla base Unifil. È quanto (di)mostrano in video i militari israeliani

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Il tunnel di Hezbollah a pochi metri dalla base Unifil – IL VIDEO

Una botola d’ingresso a un tunnel che porta alla rete sotterranea scavata da Hezbollah in Libano; il tutto, a pochi metri dalla base Unifil. È quanto (di)mostrano in video i militari israeliani

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Una botola d’ingresso a un tunnel che porta alla rete sotterranea scavata da Hezbollah in Libano; il tutto, a pochi metri dalla base Unifil. È quanto (di)mostrano in video i militari israeliani

Una botola d’ingresso a un tunnel che porta alla rete sotterranea scavata da Hezbollah in Libano; il tutto, a pochi metri dalla base Unifil. È quanto (di)mostrano in video i militari israeliani che da giorni assediano l’area presidiata dai cosiddetti “caschi blu”.

Dopo gli attacchi israeliani contro Unifil, il ferimento di alcuni soldati, i “possibili crimini di guerra” legati a tali episodi e il “via Unifil” del presidente israeliano Benjamin Netanyahu, le forze di difesa israeliane (Idf), attraverso un comunicato, spiegano la situazione in Libano e quanto avviene vicino alle postazioni Unifil. Secondo l’Idf, Unifil verrebbe utilizzata come “scudo” da Hezbollah che inoltre lancia razzi proprio da siti vicini a Unifil.

Le parole dell’Idf:

“Negli ultimi 30 giorni circa 25 razzi e missili sono stati lanciati contro comunità israeliane e truppe dell’Idf da compound terroristici di Hezbollah situati vicino ai posti dell’Unifil nel sud del Libano, sfruttando la loro vicinanza alle forze delle Nazioni Unite. Uno degli attacchi ha provocato la morte di due soldati dell’Idf.

Hezbollah utilizza compound sotterranei e sopraelevati per condurre attacchi terroristici contro lo Stato di Israele.

Durante le incursioni mirate e localizzate dell’Idf basate su informazioni precise nel Sud del Libano, le truppe della 146ª Divisione hanno trovato centinaia di armi, tra cui armi da fuoco, granate e lanciatori di razzi puntati verso il territorio israeliano. Queste armi erano immagazzinate all’interno di compound sotterranei situati da poche decine di metri fino a qualche centinaio di metri dai posti dell’Unifil, vicini alla Linea Blu.

L’Unifil è stata dispiegata nel sud del Libano per attuare la Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e prevenire la presenza di operativi armati di Hezbollah a sud del fiume Litani. Tuttavia, sia lo Stato del Libano che la comunità internazionale non sono riusciti a implementare la Risoluzione 1701, nonostante le ripetute richieste in tal senso.

Per anni, Hezbollah si è radicato nel sud del Libano, in grave violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. L’organizzazione ha accumulato grandi quantità di armi mirate contro i civili israeliani e ha deliberatamente costruito la propria infrastruttura d’attacco vicino ai posti dell’Unifil.

I raid mirati dell’Idf sono diretti esclusivamente contro Hezbollah e le attività delle truppe non sono indirizzate ai posti, alle forze o alle infrastrutture dell’Unifil. Giovedì 30 settembre, prima dell’inizio dell’operazione, i rappresentanti dell’Idf hanno presentato una richiesta all’organizzazione di spostare il proprio personale lontano dai posti situati entro cinque chilometri dalla Linea Blu, poiché quest’area sarebbe diventata una zona di combattimento attiva.

L’Idf mantiene una comunicazione continua con l’Unifil per evitare, per quanto possibile, danni al personale dell’Unifil nell’area e continuerà a farlo, nonostante le complessità della presenza dell’Unifil all’interno della zona di combattimento”.

di Ruggero Fontana

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