Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

La difesa ucraina è solida, i russi abbandonano i corpi dei loro soldati

|

Oblast’ di Donetsk (Ucraina) – Sfrecciando sui blindati ucraini per quelle stesse strade in cui quest’estate registrammo molte immagini del distretto di Pokrovsk, siamo riusciti a documentare ciò che accade oggi a ridosso delle due zone più calde del fronte

Ucraina

La difesa ucraina è solida, i russi abbandonano i corpi dei loro soldati

Oblast’ di Donetsk (Ucraina) – Sfrecciando sui blindati ucraini per quelle stesse strade in cui quest’estate registrammo molte immagini del distretto di Pokrovsk, siamo riusciti a documentare ciò che accade oggi a ridosso delle due zone più calde del fronte

|

La difesa ucraina è solida, i russi abbandonano i corpi dei loro soldati

Oblast’ di Donetsk (Ucraina) – Sfrecciando sui blindati ucraini per quelle stesse strade in cui quest’estate registrammo molte immagini del distretto di Pokrovsk, siamo riusciti a documentare ciò che accade oggi a ridosso delle due zone più calde del fronte

|

Oblast’ di Donetsk (Ucraina) – Sfrecciando sui blindati ucraini per quelle stesse strade in cui quest’estate registrammo molte immagini del distretto di Pokrovsk, siamo riusciti a documentare ciò che accade oggi a ridosso delle due zone più calde del fronte. Nei settori settentrionale e orientale di quella città devastata non c’è traccia di soldati russi. Gli ucraini hanno respinto tutti gli assalti e creato una kill zone satura dei migliori droni aerei e terrestri di cui dispongono. In quell’inferno molti reparti d’assalto russi si rifiutano d’entrare. Oltre la ferrovia centinaia di cadaveri giacciono a terra in vesti civili ma con armi d’assalto e munizioni di fianco. Agli expendable russi viene infatti ordinato di gettarsi in quel tritacarne camuffandosi così per ingannare le difese ucraine e la stessa esigua popolazione locale rimasta, finendo fatti a pezzi talvolta persino dai propri stessi droni.

Oblast’ di Donetsk (Ucraina), quel che accade oltre il settore Sud-Ovest possono scrutarlo solo gli occhi digitali dei quadricotteri e dei palloni-spia

Quel che accade oltre il settore Sud-Ovest possono scrutarlo solo gli occhi digitali dei quadricotteri e dei palloni-spia. Le Forze armate russe sono riuscite a radicarsi più o meno stabilmente a Shevchenko, da dove lanciano continui attacchi – talvolta anche meccanizzati – lungo le due arterie stradali che congiungono quell’ex insediamento a Pokrovsk. Lì e nelle due corsie (che diventano quattro, da Petrivka e Hryhorivka in poi) dell’ex strada statale che collega Chunyshyne e Dachenske ad Avdiivka, si trovano centinaia di blindati e mezzi d’assalto: per tentare lo sfondamento Mosca ha usato veicoli d’ogni genere, incluse normali automobili e motociclette. Solo a settembre ne ha lasciati lì oltre cento e nel mese seguente almeno cinquanta, prima che bombe ucraine ad alto potenziale esplosivo spezzassero quegli assi stradali lasciando enormi crateri.

A Est s’estendono Rivne e Myrnohrad, città un tempo pacifiche su cui l’aviazione russa ha sganciato ancora ieri bombe aeree plananti da tre tonnellate ciascuna e nei cui quartieri gli occupanti cercano d’infiltrarsi combattendo in abiti civili.

Scendendo verso Sud ci sono Hridivka e Novohrodivka, due ex centri abitati ora completamente ridotti a ruderi da cui i russi tentano a fatica nuovi assalti che vengono frenati da campi minati, fossati, reticolati, denti di drago, trappole d’ogni genere e da un quantitativo impressionante di droni ucraini. A perdita d’occhio, parliamo di distese di cadaveri che nessun altro soldato viene a prendere perché farebbe la stessa fine.

Ucraina, da ogni parte ci si volti nelle immediate retrovie di Pokrovsk si vedono le ragioni per cui Putin li ha mandati qui

Da ogni parte ci si volti nelle immediate retrovie di Pokrovsk si vedono le ragioni per cui Putin li ha mandati qui: la regione di Donetsk conta 127 miniere, cioè la parte preponderante della ricchezza di tutto il Paese. Fino al 2014, prima che la Russia iniziasse a invadere il Donbas ucraino annettendone illegalmente una parte insieme alla Crimea, la regione di Donetsk assicurava da sola un quinto dell’intera produzione nazionale con oltre 2mila imprese industriali operanti nei settori minerario, metallurgico, chimico, energetico e dell’ingegneria. Nel sottosuolo di quest’oblast’ scorrono oltre 2mila chilometri di corridoi sotterranei, fino a 1.200 metri in profondità. La maggior parte è crollata, allagata o è stata riempita di cemento risultando inaccessibile.

Poi ci sono le miniere abusive

Poi ci sono le копанка, miniere abusive scavate partendo da quelle abbandonate d’interesse nazionale o nelle profondità d’altri terreni carboniferi. In quell’intreccio di cunicoli, spesso cedevoli e in cui talvolta si procede solo a gattoni, si combatte un’altra guerra invisibile. Esplosioni sotterranee, spruzzi di gas, infiltrazioni d’acque sature di metalli pesanti e sostanze tossiche e fulminee fiammate sono la realtà d’una guerra di conquista combattuta anche nel sottosuolo, proprio per le enormi ricchezze che esso contiene. È proprio dalle viscere della guerra che giunge il rigetto a un suo epilogo frettoloso e mal negoziato, che finirebbe per favorirne un nuovo inizio.

Rassegnarsi al compiacimento di chi riscrive giustizia e diritto internazionale è semplicemente impensabile

Osservando i fatti da qui si comprende come rassegnarsi al compiacimento di chi riscrive giustizia e diritto internazionale – favorendo l’aggressore, disarmando e depredando l’aggredito fino al delirio di riscriverne la Costituzione – sia semplicemente impensabile. Il piano posato dagli americani sulla scrivania di Zelenskyj è insulto irricevibile per tutte le democrazie, scritto dal primo Paese occidentale che dal 1945 a oggi si schiera apertamente con un regime colonialista e genocida. Lasciar penetrare il terrore russo in quel ventre del Donbas che ha saputo resistergli per 12 anni non è la fine della guerra ma la sua rinascita su scala mondiale.

di Alla Perdei e Giorgio Provinciali

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

23 Novembre 2025
Vi parlerò di Cinema e… Ucraina. Venerdì ho avuto l’opportunità di partecipare all’inaugurazione d…
22 Novembre 2025
I leader dei principali Paesi europei incontreranno i rappresentanti degli Stati Uniti e dell’Ucra…
22 Novembre 2025
Il concetto di generare la guerra per prepararsi alla pace crea nuovi squilibri. Una concezione ch…
21 Novembre 2025
Terribile incidente durante un evento al Dubai Air Show: un aereo da combattimento indiano – HAL T…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI